. ' • 472 LA CRITICA POLITICA 3°) La borghesia industriale, l'agraria e quella dei piccoli co1nmerci, organizzò la lotta, diciamolo pure, con ardimento e risoluzione. Non badò a spese e nemmeno al sangue. In questo senso la vittoria se la merita. · Ormai si può dire vèramente, secondo la versione fascista, che tutto è pacificato. Le amministrazioni funzionano bene dirette dalla borghesia agraria ed urbana molto pratica d'affar_i e di amministrazione : l'organizzazione socialista non esiste più, tutte lè forze d~l lavoro in ogni campo sono inquadrate nei sindacati fascisti. Non bisogna pensare che Cesare Forni, dominatore della situazione in Lomellina, abbia abbandonati i lavoratori alla mercè dei fittabili, anzi egli si picca di far vedere che non esiste mi.glior amico del proletariato di quanto egli sia; e in v.erità piìt di una volta, per difendere dei tesserati, ricorse ad invasioni di cascine, a multe ed anche a bastonate. Ciò non impedl però e non impedisce che le condizioni generali dei lavQratori siano sensibilmente peggiorate nelle paghe e nei contratti, senza che il caro vita sia diminuito di un filo. I peggioramenti attua]j sono sopportabili, ma cosa avv!!rrà in seguito ? · Il peggioramento più grave ed irreparabile consiste però nella mentalità e _nella dottrina stessa che guida il sindacalismo fasci sta. Quelli fascisti non soqo sindacati veri e propri, ma organizzazioni volute controllate ed alla mercè dell'altra parte contraente. Potrebbero ottenere dei patti mille volte migliori di quelli che ottenevano nelle organizzazioni socialiste; ciò non li ripagherebbe della perdita gravissima di ogni indipendenza e di ogni perso~ nalità. Cesare Forni li difende oggi quanto può, ma egli agisce più come un rappre~entante degli agrari che come il portavoce e l'interprete dei lavorato.ri i quali non possono agire che attraverso la sua persona. Quello che ottengono è una concessione, non il risultato di un rapporto di forze contrastanti, e quindi non un diritto. La distinzione pare bizantina ma non lo è. È inutile dire che anche in Lomellina i primi fascisti non sono, salvo rare eccezioni, più oggi in prima fila, e che una miriade di nullità disoneste sfrutta la vittoria. Il Forni dicono sia in disgrazia di Mussolini, anche perchè è un amico inseparabile di De Vecchi: è anche fierissimo avversario dell'on. Giunta col quale ebbe un duello. Ma la sua posizione nella regione è fortissima e l'on. Mussolini, con l'accortezza che lo distingue dovrà liquidarlo onoratamente per non turbare l'armonia delle forze nella Lomellina. TRE STELLE UN PENSIERO INEDITO DI VICTOR HUGO « Quando un uomo è arrivato in alto, considerate quelli che gli si trovano attorno. Vi sono due specie di potenti: quelli superiori, e quelli che si circondano di persone a loro in/ eriori, il gusto del grande e il gusto del mediocre, , la natura. alta e la bassa. I primi trovano difficilmente chi valga più di loro : i secondi trovano difficilmente chi' valga meno. Tuttavia, poichè è un'istinto che li guida, gli uni e gli altri riescono ugualmente a procurarsi quello che cercano: gli uni i geni, gli altri i servitori». \ 1845-1850) (Pubblicato dal Journal) Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==