la critica politica - anno III - n. 8-9 - 25 settembre 1923

390 LA CRITICA POLITICA in Inghilterra, che non venga attentamente elaborata ed esaminata dal Parlamento, il quale esercita ancora e sempre un controllo severissimo sul bilancio. Se gl' inglesi avessero la parodia di Parlamento che delizia l' ltal ia, troverebbero subito modo di liberarsene e di esser rappresentati sul serio .. Or quale è la ragione per cui in Inghilterra e altrove il sistema parlamentare funziona meglio e da noi invece funziona peggio ? Questo è il centro del problema. E la ragione esiste ed è fondamentale. Inghilterra, Svizzera, Stati Uniti, non hanno nè accentramento amministrativo nè burocrazia irresponsabile. Invece in Francia e in Italia l'accentramento burocratico, ereditato dagli él.ntichi regimi e sviluppato sotto la pressione del socialismo di Stato, coesiste col regime parlamentare e ne rende ancora più difficile il funzionamento. MICHELE VITERBO ' ' VIRTU DI POPOLO E VIRTU DI GOVERNANTI < Ad a_lcunisembra pericoloso il principio d'affidare i destini d'una società alla numerica maggioranza degli interessati; alcuni hanno osato dire che fosse un nuovo modo di barbarie. Non fa meraviglia che siffatti errori siano diffusi in. una società, che riceve_dalla mano dei privilegiati l'impronta delle sue opinioni. Alla fine dello scorso secolo, s'era divulgato, per opposte influenze, l'opposto pregiudizio che ogni virtù fosse nel popolo, e ogni corruttela nei grandi: era promosso dalla lettura delle opere di Rousseau. Perciò, nella nuova dichiarazione dei diritti dell'uomo, promulgata dalla Convenzione, si leggeva: "Toute institution qui ne suppose le peuple bon et le magistrat corruptible, est vicieuse »· Era il rovescio della beata fiducia, che fa oggidl ad alcuni riputar delitto il dubitare della virtù dei Governanti. Fichte pensava che nei grandi fosse maggiore la corruttela perchè maggiore era l'egoismo. Qui si può dimandare perchè l'egoismo non debba parimenti regnare anche nelle classi povere, nelle quali inoltre non può venir corretto da una accurata educazione. Ma si può rispondere che quando la comune istoria del genere umano tende alla progressiva abolizione dei privilegi~ chiunque abbia interesse alla loro conservazione, e non sappia sollevarsi col pensiero sopra il suo io, jacimente /arassi ad avversare il progresso del popolo. E allora facilmente si troverà in opposizione coi più generosi e benefici pensamenti, si attristerà, se si avverano; si consolerà, se falliscono; darà opera a rallentare ogni forma, a fomentare il ritorno al passato; vivrà come se fosse in terra di nemici; e il nemico suo sarà il popolo, pel cui bene, sarebbe appunto virtù operare e patire ,4 dovrà velàre codesto malaugurato odio colle apparenze della ragione; e pertanto dovrà porsi in interno contrasto alla sua mente e colla sua coscienza, e avvezzarsi a vedere in ogni cosa solamente il nudo suo vantaggio. Tutto ciò conduce a spregiare ogni ideale della vita, a parlarne con sorriso di pietà, a farsi dell'egoismo quasi una sapienza e una religione>. C. CATTANEO. Biblioteca Gino Bianco

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