la critica politica - anno III - n. 5 - 25 maggio 1923

PREVISIONI FINANZIARIE PEL 23-24 211 pensa. Il bilancio del governo fascista non farà, neppur esso, eccezione alla regola. Poco dire,no sul discorso del ministro. L'opera di un governo non va giudicata da quel che i ministri dicono o proniettono, nia da quello che fanno. Per giudicare, intanto, dei risultati sperati nell'esercizio venturo, amerenimo vedere i risultati ottenuti in questo primo periodo di governo, specialmente ri~uardo alle spese e a certe spese, anche per vedere se alcuni di quei risultati di cui il governo fascista pensa di ootersi render merito col bilancio 23-24 non siano a s·capito dei risultati dell'esercizio in corso, 22-23. Prendiamo atto, ad ogni modo, che lo sforzo per le economie è tutto per l'esercizio venturo. Una cosa certa e... l'aumento considerevole della pressione fiscale. " Trovai - ha detto con evidente compiacimento l' on. De Stef ani - " un esercito di 600 mila C(!ntribuenti all'imposta di ricchezza mobile. Dal novembre ad oggi ho inquadrato 50 mila disertori; la nuova leva tributaria dei salariati si è chiusa con 100 mila iscritti, quella dei proprietari-coltivatori e dei coloni con 1 111,ilione 315 mila denunce. " ·Benissimo per i disertori. Ma per gli altri, per i nuovi arruolati - neghiamo che si sia realizzata una maggiore giustizia distributiva. Raggiungeré la sufficienza delle itnposte può essere ottinia cosa, purchè però non si finisca, oltre che a creare ,naggiori sperequazioni, col compri,nere " il libero e naturale svolgi11iento delle energie del paese n· Se è vero, come riteniamo, quanto ha detto l'on. De Stefani, che cioè "ogni progra,nma è condizionato alla realtà, e qu.esta realtà è la struttura economica della Nazione"' il Ministro delle finanze tale realtà l'ha dimenticata I Altri rilievi non facciamo per ora. Ci sianio troppe volte intrattenuti sulf artificiosità dei bilanci, sulle deficienze, oscurità e reticenze di tutte le esposizioni finanziarie per prenderci ancora il gu!:.:todi rilievi, di appunti, d' interrogativi. Il quadro dell'econoniie realizzate o in via di realizzazione non ci convince. È assoluta,nente un 1nistero - che chiederebbe di essere spiegato - in quale modo il governo possa realizzare una riduzione delle spese militari portando al tempo stesso la /erma a 18 mesi, aumentando i quadri e attuando il prograninia· del generale Diaz ritenuto indispensabile e fatto proprio dal governo. Un punto sul quale niolto ci sarebbe da discorrere è quello della finanza locale. ll Ministro ha fatto dichiarazioni molto gravi per i Comuni e per le provincie: ha intanto af fer11iato di voler subordinare ancora di più di quel che non sia attualmente le possibilità della finanza locale alle esigenze dello Stato. Ecco un proposito che proprio non ci sentiamo di poter approvare. E facciamo pure punto qui. Riconosciamo - e lo abbiamo detto altra volta - all'on. De Stefani il merito di essersi messo con serietà ed impegno nel conipito difficile che gli è stato affidato. Il suo discorso s,nentisce l'allegra faciloneria con cui molti altri uomini responsabili trattano e risolvono, a parole, i problemi più delicati e più difficili della vita della nazione. Ed è già - in questo contrasto col solito stile fascista e perchè riavvicina l'occhio un pochino di più alla realtà - un indiscutibile merito. DIFFONDETE LARGAMENTE LA CRITICA POLITICA ' iblioteca Gino Bianco

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