La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 36 - 17 settembre 1908

Osvaldo Gnoccivi Viani Je stra0 dell'amore e dell'onore Caro Valora, flai ragione di ulcerare — col tuo inchiostro corrosivo — le ma- dri infanticide. Batti e continua! Rispetto profondo e onore sincero a quelle madri, che il nato, — sia pure illegittimo — dalle loro viscere, stringono al seno, co- prono di baci e non si vergognano — ed hanno mille ragioni — di mostrare al mondo la loro maternità, il loro devoto amore per l'in- nocente creaturina, il loro coraggioso spirito di sacrificio per essa. Nessun riguardo, nessun ossequio, nessuna transazione cogli spregevoli pregiudizi della società imperante, nessun granello di incenso sull'ara iniqua del falso onore sessuale, che, pur troppo! corre oggi sul- la piazza e non è infine che una moneta falsa. Ah- ' basso i falsari: Su, in alto, la materni- tà! La gran madre Natura non conosce madri illegit- time e figli illegittimi. La distinzione curialesca della legittimità e illegittimità non è che una furbesca in- venzione dei manipolatori di una famiglia, che sente ancora il rachitismo del vecchio zibaldone giuridi dico biblico, romano e cri- stiano, e che non sa anco- ra infrangere le catene del codice civile regnante. Salve, o madri, che col vostro coraggioso e generoso contegno, superiori a cotesto codice muffito, non ve ne date per intese e via lo spazzate come un fo- colare di immoralità! La moralità vera, la moralità naturale è con voi, B' la vostra•arma formidabile. Valetevene, non spezzatela,

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