La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 16 - 30 aprile 1908

25 Il re l'ha tenuta al suo servizio qualche mese. Ma dopo, pure avendole saldato il conto con parecchi biglietti da mille, la contessa Hercolani voleva farsi pagare come sedotta. E nato dunque uno scandalo e:la Rosina lo ha saputo. — Va via, mi fai schifo, gli diceva, se tentava sii metterle un dito addosso. Mi fai schifo ! Un uomo che è disceso fino alla Her- colani non poi più essere mio. Va a divertirti con quella donnaccia del selciato, va, va via! mi fai schifo! il diplomatico. )000:0<XXXX)000<XXX>000000PiX~XXXXXXXXXX LA' NUOVA COMMEDIA UMANA,, A TEATRO Commedie fine stagione. Il Passato, L'attimo degli Alagona, Il velo della felicità; L'altro, Patachon... non sono dunque le novità che difettano alla nostra cronaca; è che nessuna di esse offre materia a discussione. La nostra cronaca é già alquanto disgraziata per natura sua: esce a troppo grande distanza di tempo dagli avvenimenti teatrali che la sostentano; ma passi ancora quando arriva, sia pure buon'ultima, a reggere lo strascico a un successo legittimo o spurio, di cui gli echi vibrino ancora. Il discorrerne con tanto ritardo ha sempre l'aria goffa ed imbarazzata di uno che perda il treno; ma almeno si sente ancora odor di fumo in stazione e si può sempre vedere la coda del convoglio che fugge. Invece quando si devono rimuovere dei morticini come i cin- que o sei che abbiamo elencati in testa a queste righe e scri- verne le generalità e registrarne le cause di decesso, che sono sempre le solite, si sprigiona un tosi triste lezzo di roba pu- trefatta, che l'insistervi intorno pare un esercizio d'insensibilità olfattiva. No, questa quaresima è stata disastrosa per le novità. A mio giudizio anche il carnevale e la stagione d'autunno e quella estiva e tutta l'annata insomma non ci ha dato niente di buono. Non mi sono incontrato mai in uu lavoro che si togliesse dalla mediocrità o dal luogo comune in tutti questi mesi.... Ma al- Meno il pubblico ha mostrato qua e là di divertirsi ed ha po- tuto spilluzzicare qualche acino di suo gusto fra tanti grap- poli rovinati dalla peronospera. — Nelle novità date in questa quaresima invece, neanche gli spettatori meno schifiltosi hanno trovato da rodere tanto da cavarsi la lame. Oh dio! ogni produzione nostrana o forestiera ebbe il suo viatico di applausi; c'è gente che ad ogni calar di sipario si sente in obbligo di sbattere le mani ed eseguisce il suo man- dato con osati ezza e coscienziosità. Sono dei matricolini che vedono per la prima volta una sala da spettacolo e trovano tutto bello e divertentel sono dei matricolati che sperano, ap- plaudendo a torto, di far nascere della reazione? sono i dolci

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