La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 15 - 23 aprile 1908

32 camminare dalla mattina alla sera o rimanere in bottega a tossire dall'apertura alla chiusura, ella non lasciava mai trapelare se fosse contenta o malcontenta. Subiva tutto con una rassegnazione che sovente esasperava il fratello. Era una vita che avvizziva lentamente nelle astinenze della carne senza le consolazioni mistiche, Almeno così supponevo. Parche spolverata e nella luce si vedeva la donna matura per una passione„. Il suo collo alto e bianco, lambito alla nuca 'dai- ca- pelli che le sfuggivano dalle matasse male attorcigliate rivelava la vigoria della sua persona piena di movenza graziose. Sovente i suoi occhioni di una nerezza ful- gida le davano un' espressione di bambola pronta a laSciarsi suggere da una bocca che conoscesse i misteri della bocca. Ma con me, a tavola o in magazzeno,.non usciva mai dalla indifferenza. Le parole amabili, i ringraziamenti, le cortesie, la buona notte strascicata per scuoterla, non giovavano a nulla. Anche se il fratello era assente o lontano da noi il carattere di Pina rimaneva tale e quale. C' è stato solo una volta che mi è parso •di vedere un'occhiaia nella sorella in un'Occhiata del fratello. Ma il pensiero era così canagliesco che non ci ho pensato due volte. L'ornino mi si presentava come un mistero quando la luce della lampada gli andava sul viso. Allora gli Si vede- vano tutte le tracce del viziogo che si sciupava con le donne. A quarantadue anni pareva un Superstite della vendetta femminile. Borsette sotto gli occhi, naso affi- lato, padiglioni delle orecchie trasparenti, fronte che si corrugava facilmente, crespe alle tempia, labbra grosse e sporgenti come se subissero tirate spasmodiche tutti i giorni. Lui però mi disorientava. I suoi nervi erano- d'ac- ciaio e tutta la sua persona quando si levava in piedi o si metteva sui fianchi dava l'idea d'un ornino svelto, forte e capace di piegare in due un lottatore da fiera. Tutta la cascaggine che mi lasciava supporre la pelle yizza del suo collo e delle sue mani scompariva, "(Con-tinga)

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