La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908
' r DEFIC IT • 1, N ;412. 7 amministrativo. _Agli azionisti ha fatto impressione la dicitura stringata, quella che non lascia penetrare nei particolari delle operazioni. Dio buono, è quello 'che si fa dappertutto. A nessuno piace portare in piazza i propri interessi. Ragioni. Perché l'as- semblea elegge un consiglio d'amministrazione? Perché 'gli elet- tori ritornino alle loro 'abitudini senza preoccupazioni. Sono gli eletti che devono pensare a mettere in circolazione il danaro degli elettori, se, alla fine dell'anno, vogliono andare agli spor- telli dei dividendi. Se gli affari vanno bene, i dividendi collettivi sono accomnaanati dalla prosa entusiastica. Vanno male? Si P chiude il bilancio con una sobrietà che non differisce da quella di prima, ma che è un po' più triste. E' la prosa delle sventure. Legga. « La bufera che si è scatenata sui mercati finanziari di tutto il mondo e dalla quale è .stata più fieramente colpita la nostra società, .ecc. ». Non c'è bisogno d'altro. Tutti capiscono. L'anno prima c'erano dei profitti; l'anno dopo ci sono delle perdite. E la relazione del bilancio dice 'anzi di più. Dice « in- gentissime perdite ». Si può essere più sinceri? L'onestà "degli amministratori, poi, non è mai.. stata messa in dubbio d'alcuno. Come si sono approvati i dividendi per alzata e seduta, così si sono approvate le perdite. L'assemblea, è dunque in perfetta, armonia con il Consiglio. E. se non bastasse, ella che ama i, docu- menti, Si ricordi che il nostro presidente, il conte Scheibler, a nome del Consiglio, ha respinto qualsiasi proposta, che implicasse ritardi di ogni deliberazione. Quando 'si è al disopra dei sospetti, »non si accettano indugi, anche se all'assemblea ci sono í Leoni, i 'Bottini, i Dalla e gli altri .mormoratori vogliono che si elegga una Commissi,-iu.,
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