La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908

(12) APPENDICE'. LA VITA TURBOLENTA DI Rmivioistoo 1-1ENbERsos Sempre così ! Mi tocca sempre contrattare con persone che non hanno pratica. Un po' di esperienza nel mio negozio non farebbe loro male. Non si legge •più. Ieri mi- volevano dare pochi centesimi per un Dante illustrato dal Doré, edizione di lusso. Intanto che parlava, gli si gonfiava il naso, gli si allargavano gli occhi come ad un ispiritato, prendeva in mano i volumi, li guardava, li sfogliava con alzate di spalle, li buttava via con movimento di disprezzo, ne riprendeva degli altri scoppiando in risate piene di sarcasmo e poi, come desolato, si disinteressava com- pletamente dicendo a sè stesso che erano libri da pren- dersi a peso. Sovente tossiva e aggiungeva che i volumi vecchi erano focolai di infezione, di malattie tubercolari che mandavano lentamente al foppone. Con un sussulto che lasciava sentire il suo stomaco essere ingorgato di marcia, si dichiarava finito. Con un libro in mano, non si poteva fare a meno di bagnarsi il dito sulla lingua e ogni volta che un povero uomo faceva quella operazione mandava giù per le vie digerenti i distruttori dei polmoni. I suoi erano in isfa- celo. Coloro che gli invidiavano la sua professione. erano mattoidi stanchi della vita. Durante l' insaccatura trovava modo di lesinare o di ridurre il prezzo convenuto o perchè le pubblicazioni non valevano il posto che occupavano nei sacchi, o perchè non si era accorto che non aveva altri denari in tasca. Era capace di domandarmi se avevo della moneta o dell' argento indosso. Proprietario della roba che valeva niente, le si metteva intorno come un cara-

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