La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 12 - 2 aprile 1908

8 d'inchiesta. E' anche troppo ché ci sia la Camera che ordini le inchieste! Con le inchieste, nelle operazioni bancarie, dove si andrebbe a finire?. Al manicomio. Mi creda, con perfetta osservanza suo dev:rilo , X X Mi perdoni se ribusso al suo uscio con un p. ti. Per difendere i miei amici del Consiglio, ho lasciato nella penna il fattaccio della perdita dei quarantatre milioni E il fattaccio è che chi ha contribuito più di ogni altro a demolire le speranze degli azionisti dei dividendi, è stato il direttore della succursale della Bancaria a Genova. Quello là sì che ha giocato a rotta di collo, come se i denari fossero stati suoi! E nessuno gli ha detto niente. Sbaglio. I miei amici del Cons;glio, udite le voci che fanno accapponare la pelle, hanno mandato uomini di fiducia della Bancaria a dare un' occhiata ai registri. Eh, si, sono gli imbecilli che si lasciano cogliere dalle sorprese. Le cifre erano a posto. Dopo, accidenti! Venti milioni erano andati al diavolo. So che cosa mi vuole dire. Perchè non lo si è punito o denunciato al- l'autorità giudiziaria? Le ho già detto che lei non è pratico di cose finanziarie. L'esperienza insegna che le colpe delle operazioni di banca sono impalpabili. Si possono supporre, ma provarle? Crede ella che quelli della posidetta Banda nera — la qilale inchiude due dei nostri riveriti consiglieri — saranno puniti? Scommetto c'm lei quattro azioni della Bancaria che saranno assolti, dato e non concesso che si voles- sero pr00es4are. Ma perchè si dovrebbe fare un processo? Sarebbe Io stesso che voler lavare la nostra biancheria sporca al lavatoio pubblico. Solo i pazzi commettono di queste imprudenze. Gli ammini- stratori saggi perdonano, mettono una pietra sul passato, ma non spa- lancano gli usci dei loro istituti. E così il fattaccio è finito come do- veva finire. Il nostro direttore che, non le sue avventatezze, ci ha spinti al disastro, invece di essere almeno biasimato, ha ricevuto il benservito accompagnato da un depte di 30.000 lire. Al posto dei miei amici del Consiglio non gliene avrei dato che 20.000. Saluti. 11111111111111IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII11111111111111111111111111111111111111IIIIIII ha Nuova Commedia parlamentare L Gr'101.er1".PI. ip Parlamento, è come il ventriloquo sul palcosce- nico. Lui, conte lui, sta zitto. Dal faccione grave e dall'immobile enorme labbro inferiore spiovente, non trapela il menomo segno di vita. L'omone sta al suo posto, sempre a tempo nel fare il suo dovere. Birba d'un Mazzarino! Certe vocette, levatesi non si Sa donde, vanno qua e l. come moscerini a violinare le piccole terribili minaccio elettorali. Bada, liberaletto, sta zitto, arriva tardi, vieni presto e vattene in tempo, ammalati, i nipicyùati come diavolo ti Pare nel collegio, ma non Uj seccare.

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