La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 10 - 19 marzo 1908

Le spie nelle congiurle politiche ENRICO LE CARON - GIOVANNI CAREY - LUIGI CASTELLAllO Le congiure sono proprie dei Paesi dominati dallo straniero o sottomessi alla respirazione misurata dei regnanti. Dove non i; libertà di parola, di riunione, di stampa nascono e pullulano le società segrete, le organizzazioni insurrezionali, i complotti e le congiure por massacrare gli imbavagliatóri. i ginstiziardi, i torturatori della vita nazionale. Un generale Cavaignac in Franci 'a, un Forster in Irlanda, un Wallington in Inghilterra, un Di Rudini in Italia e un Sipyaghine o un Plehve in Russia, bastano per popolare le nazioni di cospiratori. E' sotto gli ézars che gli intellettuali come Stepniak sono stati obbligati a; piantare nel petto dei cooperatori della schia- vitù cittadina l'ettogrammo di piombi() della giustizia popolare. E' in Irlanda che abbiamo veduto tutta una fitta rete di società che punivano ch la morte gli affamatoti e gli oppressori di un governo che sfollava i sognatori dell'indipendenza dell'Isola Verde con la servitù penale e la fune del carnefice. E' nella vecchia Italia che abbiamo avuto i Maroncelli, i Confalonieri, i Pellico, i Tazzoli, i Tito Speri, i Calvi, gli Sciesa, ecc., ecc. E nella nuova Italia che si sono veduti i tribunali statarii, gli arresti in massa e i De Andreis, i Turati e i RomUssi alla reclusione. Ma sia come si sia, io non ho pietà per i delatori. I 'ero bisogni, la loro miseria, i loro naufragi, le loro paure e la loro vigliaccheria -non mi hanno mai intenerito. Dovunque ho trovato i loro nomi, li ho raccolti e inchiodati alla croce dei malfattori. Sono abbietti, sono mal- vagi, sono figuracce che spaventano i contemporanei e terro- rizzano i posteri. Mi fanno orrore i miserabili che si introducono nelle pieghe delle organizzazioni' segrete con la maschera del patriotta preparato a morire come gli altri per i comuni ideali ; mi agitano il sangue le spie crudeli che incalzano i e fratelli » Con la parola indignata a compiere imprese audaci per venderli o denunciarli all'indomani; le spie maledette che partecipano ai moti insurrezionali per comunicare di giorno in giorno, di ora in ora ogni passo, ogni atto, ogni pensiero dei congiurati o degli associati alla liberazione della patria e consegnarli coti alla giustizia assassina che li manderà all'ergastolo o al patibolo; le spie spietate che per salvare la loro testa svesciano tutto, si vuotano di ogni cosa, senza compassione per i caratteri di bronzo, per le anime nobili, per gli agi aziati che espieranno la colpa di avere creduto alla solidarietà dei compagni con tanti anni di galera o con l'impiccagione pubblica. Il maggiore Le Caron, per esempio, pur essendo morto, mi fa trasalire, lo lo vedo ancora e tremo. L'ho veduto per dei mesi,

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