La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 9 - 12 marzo 1908

LA " NUOVA COMMEDIA UMANA,, A TEATRO 6 lia tabe senile nei giovani autori. Il signor Nino Berrini è recidivo. Quando, non più di un mese fa, si dava di lui l' Avocatin Goldoni, i suoi 33 amici che durante gli intertnezzi discutevano nel ridotto — eravamo in 34 quella sera al Filodrammatici — mentre si soffiavano sulle mani tumefatte per lo sforzo di applaudire contro ragione e contro dignità quel componimentuccio di prima ginnasiale, dicevano che se l' Avoeatin Goldoni non prometteva niente, il Metodo, l'altra commedia dello stesso autore che si annun- ciava al Lirico, manteneva assai. lo, credulo come Calandrino, me lo tenni per detto e lunedi scorso avrei mancato a un convegno collo spirito di Cassiodoro, avesse anche dovuto portarmi i suoi dodici libri di lettere ( Va- riartort epistotaram libri) piuttosto che perdere la prima rap- presentazione del Metodo! Amici miei, amici miei, che disastro! Comincio a temere di qualche soluzione di continuità nelle mie cellule cerebrali o di qualche crepa nella mia scatola cranica che non mi permetta di assaporare o almeno di compatire alla irriducibile scimuni- taggine dei nostri autori comici o drammatici! Perché anche quel maledetto lunedì mi trovavo solo, solo come Orazio sul ponte, gittar faville dagli occhi ed a soffrire di un tormentoso for- micolio ch'era come l'esponente della mia voglia furiosa di sprangar calci e di tirar ceffoni ai beati allocchi che lasciavano dipanare la filacciosa matassa del Metodo senza proteste! Che dico senza proteste! Con una punta di indulgenza, con una smorfia di riso, anzi, con uno spicchio d'applausi per sopra- mercato!... Pia gente, pia gente, ma dove si va a finire? Se inaffiate della vostra tolleranza questa fioritura di zucche, regalerete al nostro povero paese un indistruttibile primato nella coltura delle co- eurbitacee! E' della gramigna autentica che va sradicata senza indugio questa! accatastata senza riguardi, arsa senza miseri- cordia! Non scherzate cogli streptococchi! Non offrite lord un così facile terreno di coltura! L'indiscreta genia degli autorucoli, è come il villano in chiesa, che fra la ressa domanda con com- punzione il permesso di toccar colla punta del dito la sacra reliquia, ma appena ci arriva, allunga il braccio, si fa largo col gomito, penetra col torso e finalmente un urto a destra, un trabalzo a sinistra, una spallata ed uno scossone, si pianta alla balaustrata e non c'è santi di smuoverlo più! Ecco un giovane che doveva essere mandato a spasso collo scartaibecio dell'Avoccain Goldoni sotto braccio. Ma l' Avoculii, Colrioni si rappresenta e si replica: e l'otnidto lia salato pronto

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