La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 9 - 12 marzo 1908

8 — Herbert, con la sua inilininza, ha reso infelice tre donne, disse Augusta-Vittoria. La signora di Bonn, che fu causa del duello, la povera principessa Carola è colei che vi parla. — Maestà, voi non dovete confondervi con quelle donne Chi sa dire storielle sconce entra nella benevolenza imperiale. IL DIPLomATICo. La dedizione dei trapanesi per 1\t. nasi La nostra condiscendenza di piattaforma libera è nella pubblicazione di questo articolo tutto trapanese. Il dolore di Trapani, l'entusiasmo di Trapani, il delirio di Trapani, il iniziamo persistente di Trapani, per noi sono stati e rimangono punti interrogativi. Sono ciechi, sono analfabeti, sanno leggere, hanno un'idea di quello che è mio e di quello che è della nazione sì o no? I giornali isolani ci hanno infittiti i punti interrogativi invece di diminuirceli. Parlano del loro Nasi con un linguaggio coni iperbolico da lasoiaroi in dubbio se in Sicilia sia penetrato il giornalismo, quello fatto di luce, di verità di giustizia. Sono tutti gironalieti venduti o indemoniati dall'idolatria collettiva? Non credo. Sono gnoranti come talpe? Scrivono. Conoscono o non conoscono i documenti nei quali è immelmato Nunzio Nasi? Dovrebbero. Allora come si fa a sostenere un miserabile omiciattolo che la Sicilia di do- mani studierà con orrore? O siete degenerati o pazzotici o mattoidi o squilibrati quando scrivete che la mite condanna « è un mostruoso delitto, un delitto di lesa umanità ». Come si fa a capire gente che dice di queste corbellerie: e Non è soltanto Nasi che han battuto; no. Hanno uccisa l'unità di Italia, la monarchia, la costituzione. Hanno sfidato la Sicilia. Hanno smentito senza ragione, la storia di Casa Savoia I E i complici di tanta infamia seggono ancora ad arbitri dello Stato e godono la fiduoia del Re! » Sono parole che abbiamo copiate dall'Azione di Catania, « quotidiano monarchico ». E' lei che ci assi- cura che Nasi non è morto. « Nasi è più vi", più grande di prima. Le grandezze non passano mai; rivivono più belle, più radiose, più gi- gantesche dopo la sventura ». Confondere la frode con il patriottismo, la cosa lodevole dalla cosa vituperevole ò uno stato mentale che spa- venta. E allora siamo ricorsi a un professore del luogo con tutti i nostri dubbi per avere una spiegazione. E il professore tenta di am- bientare il lettore del nord senza riuscirvi. Perchè noi volevamo sapere la ragione per cui i trapanesi chiamano bianco il nero. Contro corrente? E perchè no? In questi ultimi-tempi i gior- nali, e con più fervore quelli del nord Italia, come a dar ragione del dissidio regionalistico, che — inutile nascondere — ha poste salde radici in Sicilia, non sanno più che parole coniare ,per definire a caratteri foschi e volgari i trapanesi. Tpapanese, e Irapanismo si' son fatti quasi diventare sino- nimi • dì destituito di inopale, delinqu'ente; d'immoPalitit

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