La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 5 - 13 febbraio 1908

22 domandavano mutui con la bugia della ressa di domande. TI mutuo, ha detto il Gianni, è un'operazione sicura, perché si dà 50 contro garanzia di 100. Ma l'Istituto è bloccato dalle gravi perdite subite da mutui di vecchia data. Su 700,000 lire in tanti mutui, l'Istituto non ò riuscito a rea- lizzarne nemmeno un terzo. E perchè? Perchè i conserva- tori sono testardi. Di anno in anno vi mandano come revisori i farmacisti, i dottori in medicina e altri professio- nisti adatti per mettere il polverino sulle magagne. L'Istituto, amministrato dalle teste vecchie, hanno im- pegnato dodici milioni in operazioni della cartella fondiaria al tre e mezzo per cento ---- operazione che è stata biasi- mata anche dalla consorteria giovine. Le famose obbligazioni del Tevere hanno procurato ai dirigenti la commenda, ma l' Istituto non ha guadagnato. La partigianeria nella distribuzione del denaro è in un fatto che puzza anche di cortigianeria. Mentre si negano i castelletti a quelli che sono in condizioni bride, la direzione del I' Istituto ha fatto un prestito ad un principe reale di 200,000 lire senza castelletti e in cattive condizioni fi- nanziarie! Udite. E per dimostrare che una persona è differente dall'altra anche davanti il denaro, il direttore dell'Istituto si è degnato di andare a casa del principe a portarglieli. Cortigiano! 11, SIENESE. IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111IIIIIIII1111111111111 LA "NUOVA COMMEDIA UMANA,, A TEATRO Tornaso oniee11i ed altri ancora. Speravo, amici miei, di intrattenervi della nuova commedia di Tomaso Monicelli, ma non mi è proprio possibile. Non ci ho capito nulla! Per un poco pensai non mi arrivassero chiare le parole degli attori. La galleria del Lirico si presta male agli spettacoli di prosa; da così lontano si perdono le controscene, e c'è da star tutta la sera colle mani a cornetto acustico, per afferrare a volo le battute che volteggiano fra i brutti affreschi allegorici del Brugnoli. Ma ho dovuto convincermi che per sentire ci si sentiva; sol- tanto non era facile comprendere a che mirassero le chiacchiere di tutta quella brava gente in scena., che pareva si affannasse di proposito a procurarsi dispiac,eri d'ogni sorta.

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