La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 5 - 13 febbraio 1908

Brentari continua a scrivere. Non c'è giornale che non abbia una lettera sulla sua innocenza. C'è un momento in cui si crede al suo 'martirio. Si susurra che sia l'odio dei massoni che lo voglia crocifiggere. Più lo si intervista e più i suoi giura- menti diventano iperbolici. Si ripresenta - come un perseguitato dalla politica che mangia gli uomini. Non è possibile che un essere che conti trent'anni di giornalismo metta il ventre al posto della testa. E poi, guardate, egli è in ginocchio come un frate francescano che supplica, che implora il presidente del Senato ad ascoltarlo, a liberarlo dai tormenti di essere sosPet- tato un uomo di fango. Egli non ha mai abdicato al stio onore. E poi? si arriva alla soluzione del dramma. In una stessa mattina e in uno stesso giornale si leggono la relazione di Tempini che porta in piazza il documento del mercato e la lettera di Ottone Brentari che completa la figura dell'uomo abituato alla menzogna pubblica. Siamo davanti a un tipo criminale, a un delinquente nato, o a un artista o a un superuomo della menzogna o a un disgra- ziato vilmente calunniato? Perchè, Ottone Brentari non si è genutlesso. Ha gridato un'altra volta: calunnie! calunnie! Processerò Tempini. Gli farò scontare le sue ribalderie. E intanto che il giudice gli prepara la galera lui, la personifi- cazione della -correttezza professionale, convoca un giuri d'ur- genza, composto di gentiluomini, del fiore della cittadinanza, dinanzi al quale promette sbottonarsi completamente, dicendo tutta la verità, supplicando di frugarlo fin nelle intime pieghe della sua coscienza, come ha fatto davanti al giuri dell'Associa- zione della stampa,. E invece? Dal giudice che ha in mano la ricevuta di saldo; Ottone Brentarì non si è fatto vedere. E il giuri è in funzione. E se il giuri unilaterale riesce a provare che il contratto che Ottoni Brentari ha presentato al giuri professionale non è stai° fabbricato da un falsario 'e proverà pure che la scuola secondaria non ha mai pubblicato articoli mandati dal ministro della, pub- blica istruzione, io mi getterò ai piedi di Ottone Brentari e gli dc.nnand.erò grazia e perdono, perchè allora vorrà dire che i suoi accusatori sono più infami degli infami: LAIsIBERT. P. 8. - E invece? Ottone Brentari non è andato dal giudice, dove è depositata la ricevuta che salda il suo mercato. E' andato dal giuri, composto di gentiluomini, e si è dichiarato innocente ed è stato creduto. Ma viene per tutti l'ora terribile. E l'ora è suonata. Sulla piattaforma dell'alta Corte di giustizia egli è stato obbligato a confessare che il contratto presentato ai probivirì dell'Asso- ciazione Lombarda dei giornalisti è completamente falso. Campane suonate! Ottone Brentari è morto ieri alle tre e mezzo in Roma, nell'aula. del Senato, alla, presenza di centosei senatori e di tutto un pubblico che non ha avido per il cadavere che invettive.

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