La Nuova Commedia Umana - anno I - n. 3 - 30 gennaio 1908

12 F`10-7-TIC» 1)1 GrUSSO ANTONIO FRADELETTO -- Antonio Fradeletto è un oratore alla moda. Quando parla, le sale si affollano, e sulla massa scura degli ascoltatori spiccano le chiazze vivaci, delle signore impennacchiate, imbrillantate e:dipinte che spesso, durante la conferenza; sbadigliano da sganasciarsi dietro il manicotto, ma che alla fine battono le mani inguantate come se avessero capito e si fossero interessate, alle cose dette dall'oratore. Cosi, ogni conferenza del deputato veneziano 'è un trionfo. Ma io me n' infischio: l'eloquenza di Antonio Fradeletto non mi piace. E' un' eloquenza da predicatore d'esercizi spirituali: monotona, uniforme, cattedratica, senz'anima, senza vita, senza passione. Il tono è sempre quello, sia che si tratti d'una conferenza d'argomento politico o religioso, d'una disquisizione su Farle o sulla vita di Venezia, o di un discorso in un comizio di postelegrafici. Fradeletto porta in giro da per tutto quella sua prosopopea oratoria, quel suo periodare togato, quel suo fraseggiare risonante che, dopo un'ora di discorso, schiacciano come una cappa di piombo. Anche Giovanni Bovio aveva, quando parlava in pubblico, un' intonazione solenne, un fare sostenuto, ma, anzitutto, egli diceva cose profonde, e poi, tratto tratto, la sua eloquenza aveva impeti che facevano fremene e grazie che innamoravano; nella sua voce si alternavano scoppi terri- bili e smorzature delicate, i suoi occhi lampeggiavano o si velavano di una mestizia profonda, e quando sorrideva, il sorriso, • perduto nella barba fluente, era un poema. Fradeletto è sempre lo stesso, con quella sua cantilena a cadenze periodiche, ricorrenti, fastidiose. Non parla, recita; non recita, predica; non predica, canta. E' un fonografo, una macchina da parole, un ripetitore automatico. Ed anche l'eleganza, la perfezione estetica della sua parola, è leggenda. Certo egli non sgrammatica, ma la sua parlata non è mai elegante perchè non è semplice; quando non è comune, é ricercata. Non parliamo del contenuto: non ce n'è. I discorsi di Antonio Fradeletto sono come quei grossi limoni tutta scorza: spremi, spremi e non vien fuori iulla. Tutta ap- parenza e niente succo. Le poche idee che si possono fati- cosamente pescare in quell'oceano di .parole o non sono sue o sono mediocri e comuni. Mai nulla di nuovo, di ori-

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=