Compagni! - anno II - n. 8 - 16 aprile 1920

COJf P.AGNll COLPIT E AL CUO RE ! Jfa.roelìe Uq,vy, ln dolio'.il<L e furti; c :ollaboralri.cc deli!i Vag11e, dovo aver vaitecipato ii u,ui fratern<i festa ::;o– ciaUstci jrn i /a1:orator'i di Di.yi-onc, 1·en<lera toro a g11isn •di ringra-.: iamcnto queste 00111111oss_c . wirnl'e,. tnitc i/l.umì11atc dn imo scintillio di immaumi di ciii non saprem 1110 ::;e piÌI, amuiirare l'ori.ginal·it!i o il sapore i-n9en110, il rigore o ta gra.:•ia. Cun amore ·rn le tradu- Clle c·è, dunque, di più 0onsolante, cb:e l'essere ac– col>ti da umni tese, da sorri~i .schiett,i da pa110J_e che rarn..iciziil profuma c.-ome la lan111da Llei bosdn pro- fuu. 1 .1 °·ji annudi C:i11Dllestri'? . ci-.e" L'è cli migliore elle non .si.a il dirsi: - Il mio piede· si 11o<a per la p: 1 illla yolta .su questo _suolo,. ma ccc:_oqui ùci fr.:iielli che mi parlano, ~he ID1 gu,da\o, che uli utirono il 1L>e,gliodel loro c:uo·rc? . :'\on c~scre J,1 .-strnnicrn c:llc 11assia lra anime indif. ferenti 1'.<edt.lcc:omc mura ù•i fortezze. ;:;;0 11' ess~rc i'ignota spe1,Juttt tra gli egoismi ostili, ma oentirsi un poco c:ou:ieun fanciullo ingrandito, che troni alJ'arrirn· J'affct(o confortanle della famiglia. EcClJ dò che vl fa lX'nc,. che Yi fa dimenticare molte ama rc;,,ze <:be è, in certo modo, come la cenciai-a delkt wa-~sakl ~!te s1~auoh1. la po[Yern dai mobili. Ed ecco la c:onsoladonc che mi aYete dato \'Oi in questi gior'ni, _ buoui <.•au.~:•atiùi Digione! Sono 11assa ta 1uolte ,·,olte in molte città. ~Iolte Yolte ho •.:i ttra Ycrsato clclle stazioni bni licanti. nlolte' yo·lte tlo110 d.i,scesu d.a un carrozzone fcn-oYiario con la mia ndigb in mano. E· sempre con pensieri distratti, con parole c:on:,uni sulle labbrn. Ero la viaggiatrice anonima che aneb!Jc atterrito bc11 ing.o1armente 'i bm Yi si-. gnor, e ]e >'aYie dame, m1e1 compagni d'i viag•gi,o, se a,·cs>'i detto a yc,c-e alta solo ll11 poc:o di ciò che pensa YO ucl mio i;rof.ondo: ero la pas;·.antc qu~tluuque, ·; cui occhi tradiYano forse un 110' più d'intclligepro e di. boutit, (;be non altri Yisi chiusi ed ostMl come case a\Jban(lonate. Sono stata l'errabonda sentimentale elle· si urtan1 senz~l pom contro il mutismo degli uni e la ~ sicurezza cal.!h·a degli altri. . i)fa, ogg;i, 1utto questo bo dimenticato, arr'(ici di Di- ' gi,J;1C, pre1:lso tlj Y.O\. • I ri.c:~l\i hauno d.ei palazzi, del cleu:11'0,<lclle o'flìclne, delle lrnnc:l1e, dcHe a-:mntc, delle tribù di sehiaYi. l ric~ili dou:,inauo cou la paura e la Yio!enza, con rodio . e Ju mer~.,1>guu.Yoi soli regna le sul mio spit'ito, con· la ,·osLra foii.v1ice bon\it. Oual'è la ric..:llezza che nllga la confidenza dei cuori che• scnt◊-n~ e ~offrono ugu.:ilmcrite, che piangono le stesse miserie, che c-.:inlano le stesse -Hpcrnuz-è, e elle rn,i!g1·.1do i :-clrngg-i, ;;Il egoisti, i to:,pic1i, • i, ea~th-i, credono im;ieruc in un'aurora ,ihe:<,1tric:e'! Se tutl i t:oloro <::i1e p(•1rn110 sulla tcrm e nilangi,1110 il ll<llle ama,1'0 dei se1Ti'; oo_Lutti c:ol'oro c:!1econosc:ono .gli stes•si dBsidcri, le ,stesse soff,~renzc, ,potessero incon. trar:::i un,1 Yoltil suli:a terra. coUJJC voi e \ne, ercdete che pot:•eJiJ)()sopraYvivei·e la si,nistr.a necessità a·a.vycnta,rci gli uni c:outro gHi .altri'? Gli 11omini sono nemici !lc1•c 'J.iè non '"i conoscono. Aprite le frontiere. :.J:endet.cvi le maui. Lasciate elle le vostre labbra pronnnciu,o. le parole dellia eoncordria. Aprit•e le lbraccia al cl1sopru dei fiumi, dei ma'ìii, dei rnouti ... El m·:-cte chiusa. Per :;,en~pre la rossa gola dei c.:111110-ni.• Amated gli uni e gli ahri. Parlatevi· gìi uni con gli .iltri. r.ott-~tc gli uni per gli altri. c~i.pited. Perdonate,i. CreateYt il ,pensiero. J'a7,ione e la gioi<a. comuni. Sappia le Yiver~ .per· tutti. È il modo JL'i "lio.re di ,:ìvere per noi stessi. • " che d i,euterebbe nlli la· pianta strappata alrau:i. bi flote aginob neo plesso tepido deHa te:1m·1 El . che d,iver:rehbe l'uomo strappato dal seno rlella uma.nità'? L'uomo che o<lda è co11.lt il ra'lllo sec:c:oche mette sull'alllero Yivo una IDac:– e:hia d'infe,:mità. Il primo c:oipo cti vento lo ;etterà a te1~ra, c_osa mona, c:lle ir .. te1r,po ridtÙTà in polvere. L'uomo fraterno è 11 genI\ogJio robu-:;,to. Passi ,pure il· ,€.lito infuriando. Esso re;;terit ,soliclo e :fo1·'lllo, e 1a. p1Jilll'avcra lo vestiril delle ,s1ùe1,;-llirlam!e. Si dice: - Che ne-ra ignoranza d1iuùe gli occ:hi (lel l}opolo. •~ou si dissi1iewnno dunque mai queste' tene. bre? - Al. e:.j.ecorcst,1 iil senso raOìnato del tatto. E-bbene: al popol,o ignora ntc rest.t it 1y:10:priocuore. . Xon semµre i'l •sape.re dà il ·gusto delia giustizia; non' sempre .sulle labbr:t dell'uoax, i-stl'nito fit,rlsce il sorri,<;o deHa bontà. Quanti granelli cervelli ri-Ì:e]arouo, <l,ura11ie questi fo•sclli anni di g;ue:. 1 ra, dei miserab.ili, piccol'i uomini. .. (1). Ogni voìt11 c:h'io ho scDtito schiudc1;si ,1l!a •picfa i'l cuo1 1 e ingenuo del popolo, così se11J,p!!iren 12ute CC/llle H fiore' di siepe ·.'fctpre ,1.lJ'aprilc, lo ho c:ap:to c:JJeJ'amvrt=, è il gran n:l'l estro degli uomini, c:o~i come il. •sole è il grnn dominatore deìfe stagfoni.. U scntimeuw è ·forte come ì'on,ùr del ma·re. Lo sa.nnci tene, es;;i, i ·gi,ocolicri della rnen11ogn:a,elle gi,oca,110 c.-on le fib-re sensibili tleh;i Ulllili, come il musico. es1)e1;1to con le pronte cordn. di uu,1 Yiola. :Ossi dà.11110 ,Li cuori anelanti d· 'affet.ti il mi1ai.:.do di rcligioµi arti, frci,"lli. Hanno ìnyeutaio gli i<Jn>l1i di marn.~. di ferro, di legno. :Eì !Janno. (letto ttgli ingenui: - .\mate ;:(li m•oi morti, le croCi di pietra, le glorie pas:;ate. Amate i re che Yi proteggono ... - ?Ifa i cSb1ihann-0 detto : - Amate i vosM :l'::atelli u-0n:)ini. E Jrn1,1no<lettC>,gfli ip,ocriti: - Piangete le sofferenze d('i martiti che non son<> più. Piangete la corona ili !,'fl)ine e i chiodi del1a Oro- ;\fai e,ssi hanno detto: - Piangete il doloTe dei dvi. Piangete le pia,ghe dei fr.atelli c:he ,·i sono al fianco.·- Ej,isi hanno •SYiato i! flu,:50 di tcnerr,ua che sgorgava a.bbonclant.c e impetuoso dai rnstl'i cuori primiUYi,' • Hanno sYi.:ito l'acqua pura dall,1 sua ,<;.o>:'.g~nte, ~per- , dcndoli1 fra le paludi della morte. N i! buon vopolo ha tkio tutto il suo ,rn1orc a clei fantasmi. . Gesù sul'la ·sua 1croce c\JlJe 11 c:uore ti-a,"f'1'flato da!lfl. lancUa dei carneJìc:L 8im!Jòlo gnmile e f..'CIYl1Jiterno.Oggi i p.o1,oii eroc:eJissi suI cannunc e Fulln. macc:bina portano sul cuore la fcrit,1 dc:i Jo,io a;;·uzzini. St1·appatc la lanci,, ,tti;o<•e. .\!Jolite il cnlto clcgii idol.i. Insegnate agli uo-Djin, r,i;n•H·~) cli ciò che ,i-re. d,i ciò el1e 1nm a~::;nmi.:;li,1. Quaurlo si ameranno ::;i difcnrìe– rani10. :f-_; nd e:uo1:edel ,popuhi dici stn la foru. ><uprema, la snprema spe!·,111za. J..1. colr;ite, e Yi ;;i apririi. Più che mai i-o l'lio· c-om1r-,l!,o. buoni L•ompogni di Di,gione, rudi lo.vorator.i elle ·spin~el<! le mnec:hine to– iwnti sullB ,;tbide ferr,ile. quella scr,,1 di fraterna rest,t in cui io ho sentito, acuinl.o alla ,ostra sernptkc nnJJJ– nità. spuntare sotto le mie p;; lpcinc la tentazione d'1rn,1 lagrinla. Traduzione (riservata).di M. R. (1) I c0rnilli Yernment<' g:mndi, buona comp,1gna Carir, non sono slati solidali 11eH'a•v1.,lausoana mcnzo. gna cd al ma-cello. Gli artisti clavvcrn sensibili e forti, come 1 -.oi, non im pot.uto c:Ltc maledire lo .stra;,,io dei cinqu-c anni orribili; e in q;_:,estam.:iledi,,ionc - c:<edete, compagna Capy'. - i c-en·elli. eletti sono -st,ati ace,autl.) ai cuori umi-li, per •Ju .purific:azione e l.1 liberazione. Og;g:i gli artisti nuoY-i sono tutti per le 1cle.nuow. E c:.hi è st.ato T•er la ;;uerr:ì, oirn1e tl".\.1inun;,;io o come nanè1,, dec:ade aneJ,Hi neli'arte, u:be:,amcnte, ine1ut~ )Ji}Jl.'(!llte. •

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