Compagni! - anno II - n. 8 - 16 aprile 1920

10 00Ul'4C!NI! <( Di queste ··due 1w..:ioni, /.a dttor"iosti,_, la G-ermania, a,prù, /:'i1npero: vale a dire ÙL schiaritù,, il gi-0go saldate– '. ;cco, l'abbrut"imcnto dell!L cascrmà, la disciplina ·i1nposta • v1u wnco al wmsiero, e un ì'àr/amenio te,nperato tJal– l"-inca-rc:c1·a 1,1ento degli. rJrritc.r-i. « Queste, na.::ionc vittoriosa avn't 11n 1'.111pcratore di fabbi'ica militare in-~icn1e e di diritto. di pino, l'antico çewre bi.zantino foderato cli un Cesare_ tedesco,- a·vrà l,<toonsegn,t per do,r;1nCL, la sciCLbolct divQ-iWtCLsC6tt1·0, lCL varala i,Hpcclita. rlCLl/à 11wsoliera-, ·il pcn~'iern inca.fenato, n Il .- Il il Il Il =-ire.....,_, .. tl!I NOVELLE- :; Ea ti =bj Dl5COR51 E Il sogno del ferito la co~cicn.:n in[linochiatCL. Non tri!HUW-, non stampa li- . Il p_ala~-o d'Inverno a Pietrcg;radu, con l"a,vvento hera! Le-'1.enebrc! • d1 Le:nrn, ·Sl, e<ra trasforma,to, in o~peda,he. Per le i:m- " f./altm n.a.~·ionc, lCL na-.zirme 11i-nta, a-vrà la luce, lrL mense •sale, il via-vai delle inforrn:·e,rc, e' l' asn-.ro oclorn Uhertà;. avrà non il diritto diisino, ma 1l ,J,irilto mn-a-n-o; d • • a.1;r('1, lrL libcrct tribuna, la 1;trir11pa li11era-, ia ·varolrL li. 0 ei ineidi·?in aJi, e ,] amen .ti, b~sbigli, ti-ntiln,nii di fìa.Je. 1//'l'(l., la coscicn.rn lilH!l'a-, l'a:::ione alte/! A.'LT(L e con.ser- Cn pullul.ai· e di fer~ti e; con.vales·c'émti ane-he D'er il • 1;erà l'i11iàatipa d el progre8so, e /<1, olicntcfa delle razze bi,all!Chis-simo ,sca1:one cli S. QroyannL f:;oiclati rt1,diffe- oppressc! . . rent~ in vi_sita, alki in Ja.grime, informi dolenti, altri <! U mentre ln nal·ionc ·i:itloriosa, la Germ-r: 11 1.i.a,, ab- mut-1, altn a;s,s::i,rtinel sogno. Cno v'è, -ka i feriti, òfl8Sen';. la, front0 sotto ·il su-o elmo ·JJC8rL'/it6, la -lJnta sn- dall' • • . · a.ria, specialmente sèmpli-cc ed ing:nua. E' un ~t~:'.i;w~a l'ran<;in, _arrèl wl caiio lrL c:oi·oiW, di popolo raga,zzo, llil timido raga,zzo, rimasto nel sLw pensiero· ·«Di. queste due na::"ioni: l'nna trionfa0e e serra, ancora fe.dele ai ~·.1oì sa.nti ccl al suo Za.r. Indossa, l'altra. (i11ta, e ùnrana; q11ale bisogna aomviq-ngeref... l'uniforme, cli ferito, e, t-rasònando l,e fa.lcle stinte e << Tutte c/1w/ )), • • . goffo de-1 suo ii: 1-antel lo di -conval>esce:::itc,va ,i,n giro Ora che là vede, nel l020? Che « la spaèla è dive- pe-r le magnifiche sa.le cle·J.l.a clinÌc,ra dela'-ekwvrano, ... nutét scettro ", che " il pensiero è i1;1catene -e la E' la realtà.? O è un s.ogno? Egh va. E i-l sole, en– ooscienza .a, ginocchi,, profirio nella Fj-aùci,a, di :M:au- tra.udo a flotti cl;alle fi'nest,r-e iri:fq,rate, J'aeeompagna rice Bxrrè,;; mentre la Ge rmania, doppia.me11te' •ehi.a- nel suo giro cl'i:s1Jezione·,c'oi lumineUi del suo raggi,o va·, ha "ìa pa.r-o-ln,- i.nì· pcdit a dalla musoìiera. n di lhll po' tri,ste. Egli soffre per ta;nta g1·a:n-dczzaabban– N oskc, e il dorso min,Lceiat-0 cfal.le mitra,g(i,a,tJ'i, i di clonata. De•seirto,è i l. trono, cles,erte le poìtrone ne,lle Foch. Cho è ma,ncato, e che m,~nr,a,, a.Ha, rede:niione fo.µer,e i.mrna.cola.te, des,eirto il s&lottino imperiale, la definitìri:L'l I biblioteca, doY 'è raJc·colta tanta s11picnza dei secoli, • 11 grand,J, il solo .Iiharalo.rc univerea.J.e: il socia- ta.nba sto-ifa di sp\-e[ldori e cl'o1To- ri: • e glì sembra lii:;mo. che da tutto spi,ri la po,esia del pais,sa.to, l'incertezza Q uesto, V.i.e.tor H ugo, non hr. potuto O ✓J;l-On ha del pres.ente,-la .mina.ocia. cle:ll'avvimi,re. Egìi è un no, 0ç.at- 0 prevederlo. Egli aveva- imma.g;j,nato che ,giusti- stalgico. E tuffa la -&uaanima in un mare di r:-cor<l'ie 2ia e hbcrtà pot-2:ssero es.sere rese ai due popoÌi da. • cli s,ogni; il pà~:a.zzo è c-0,sìvasto che lo .st-a11cà,e ogni un fatto ù'arme, tosto che " fosse sw:mata l'ora del,la, ta,nto è co,st.retto a formarsi, pe1,chè !~, gam,ba f.eri-(,a, rivincita,"· Versailles lut m-ostrato la falla:cia del ,gli dà delle fitte .. DaUe sale aJhbaglia,nti ch e gli ha 1 11.n.o p.rono~tic o, dimo stra.udo, invece, la ne.ce. ;sità di, mut. intcrme,nti-to ]p. vista, è· e1n.t.rnt.o ìn un J.no,go rli rac- ·r-,,, for,2:a >) diver.sa, cli una forza rin,Juzionaria, di un coglimenio e di 'riposo: nel'l'oTatorio pr 1vat o delhL ·, un ordi110 nuovo. . Uzarina,: un'o-mb1·a è là, ne-1la p,o,~aa,;, 2;0,r.ta della p1·e- . Ciò non toglie, naturaìnrnnte·, che la pa.rola, ddl ghiera,. Ma {.ICCO -che si muove' e gli va incont.ro. p(')r– poeta fos:sc gn:mde: e Ye.nernbile,,E che l'illus.bre ciur- <'h•i> ha, P"niito l'odore p.a.rticofare del suo mantello di madore Ba,rrès, clcfòi:mandola, stronc.ando.Ja ca lun- ferito. Egli si na.sconde CÌJi10t-ro una c@lo1nna,,ma elh niando himbnt macstos,i di colui che l'-av,,-v~,p,ro.fe- l'ha vi.sto e 111011 può sfuggirgli.. E' la cza,r·ina Alce· •rit-a, abbia segnato l'u1ltima vergogna dd,La sua car- sandl'a -r1' Ass1ia. La 1~i,conosee,: J1.aiJ. diadema. un po' ricra. d'umuo a.morale e i'!i sc.rittore osc.eno. di sbi-eoo sulihe chiome: già .~ncan:utitc; n.ste l'abito di. g1ala, ma questo è log-c,ro, ·sfatto, ·tutto scg,nato di ma00hie ,g.rottec:rche<l'i,mipronte &C'fvi,1i.Lo s·uo mani hanno qualche s·cintillio clii gemme, -ma v'è pU!re uno scintillìo negli a,n.g.oli dc,i ,suoi -occhi -che pa,r qua;-;,i di lac,r,imc. Incede rc,galmente ·,e hisbigli:a .,wvie-ina,n– do,sìi.alìsoldato: - Siii t-u te1S'ti.i110Ìlc che il mio p-alaZiw è innlso, <li-strutto :i'l mio pot-eT-e,aimùentata. la. mi-a, grazi.a diYina. - H rnlclato la ee-gue nella rnagn'i•fica ca:p,pe,l.Ja,pa,1, afa.na; ella mette le m.aini entro cofani p-ro.fondi e cliec wmmcsso-: - Oominc,ia di qui lo sp,og,fao di ciii che .mi a:P•parten,mm•e,;che .appartenne a:l 1mi,o. s-ignoTe e alJ,a-mia casa,. Vedi: sono le i-coni p,rez.iose, ! le ,Mado,n,ne anne1ritc sa;cr:c aJlo scctliro di ìvÌoscoY,i,a.Questi laJrn.ri a,ppa,rbenne<ro ai primi Rc– manoff. Ecco le .candiide iconi si1ro-a-TaihB di madre– p,erla; 0tmaggi.o dei sud:cli,ti lévanti.rni. Vedi questa nwravigliosa imma,gine di on;,cc tr1a,sparente 1 E' il cl0110nuziale fatto a Nico 1 a II, ,cla,gìiiaibitanti cleg:Ji Ural,i: omaggio p,a&Sa.tod:ei nostri 1:mclcli1t-i, d-evo2:ionc anti.oa. : a.Ll,ora egli c-ra il Piccolo Pa,clre cli, questo m ed,esimo popolo che oggi adora Lenin ... Chi dirà ancora che criti>cbe, proteste e -scioperi i;.ervano a n-u!la; che la piccola azione sovversin, cui devono attenersi per ora le ìnasse in attesa della de, fì.nizione rivoluzionarja, sia steril•~ e vana? I.I ministro borghese della guerra non è - già una rie-dizione della sciabola ·alla piazza, al tumulto pro– letario contro il militarismo è i suoi dann-i? • E' la critica di Caporetto, è la protesta contro U piombo regio, che -uccid.e JI ge_neralc. • , Così come ragita~ionc ferroviaria fa cadere il mi– .nistro de Vito, Così come lo scioper::opostale- è la condann-a di Sua Eccellellza Chimienti. • Piccole conquiste; è vero. Ma significathre. Ma mmboliche. Non, c'è più un moviment6 di folla che ilon abbia conseguenze politiche. I.a· folla comanda, La canaglia dà il, rlìtmo allo Stato. Ogni colpo di piccone contro i,I corroso ecHficio' borghese, anche se non sperò d'abbatterlo, ne scrolla una pietra e ne ~in-ce UD!i 'resistenza, ib I hecag.iriob1anco Lo ~-cintillìo •dell'o(•chio rC'gate csp,1,i•me un:i., lacri– ma i1ent,a. Ma l'im1)cratrice, senz'altrn indu,gio, con– tinu:a il suo nostalgico giro d'ispe21ionc: Eccoci ora neùe came•re delle gnL1~duclrnsci-ine anche qui si sgombera. La mobilia è &O'SWpra,g:i a"– madì vuoti, i letti disfatti; tutto òò d1e po,,·,,.!,;:Je

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