Compagni! - anno I - n. 21 - 1 dicembre 1919

COMPAGNI! ' l sarebbe •così un nuovo elemento •di reale tra– sformazione sociale. Lo scopo prefìssoci si potrebbe raggiungere in modo migliore, se'acc·anto alla·sala di ginùasti– ca si ordinasse una sala di lettura fornita di gior– nali e riviste socialiste e di una biblioteca scelta dei dirigentl della. sezione local(;).Inoltre' vi po-. trebbe essere un locale con :spogliatoio adibito alle docce; e naturalmente non mancherebbero gli elementi ricreatori ,del btiffet e dei. ({giochì nobili » (2). Sicchè, •con una simile istituzione, si darebbe pure una bella prova della elevatezza i;norale del partito. ,E non credo che l'attuarla •sia pure un'impresa così ardua e chimerica. Il· governo, n~lla avrebbe da obiettare. D'aJ.. tra parte la spesa potrebbe manteners,i in limiti ristretti, sopratutto se il. Municipio fornisse i locali gratuitamente od a p'rezzi di favore, ed essere coperta dalla tassa d'iscrizione dei soci, cDme del resto avviene in ogni società ginna– stica. .E' permesso augurarsi d 'esse.re presto soci della realizzata ,, P·alestra pro.Jetaria »?. La ri– sposta ai compagni. A. M., (1) E' detto un po' Cmdamente: m:a tant'è. E' veris.– -.ÌJl1e>. Il perico!IOche lo scambio dèlle idee divenù <<llC– tllòem.ta ·» sarebbe, nene palestre pl'oletarie, ò.i. eselu– òere. .. (2) In Isvizz(lra, e .precisamen'te a Lausanne, ab. biiuno vi-sto tutto ciò tradotto in realtà! OMBRE?/ Pre.oedentemente alla maestosa rivelazio.ne elettqrale, , E:coVe Buooo avwa espresso polemicamente qu-este parole di fervida fede. Dopo l'epicedi<J delle borghesie, cantato in così mesto tono dallo stesso Corriere della Sera,' esse· Ci sembrano degne di i'ichiamo. Per fortuna, le « om– bre l> bolsoe'Viche. han preso 1'/0rp_9nella. realtà d.elle itrne! La borghesia cerca di· farsi riOra.ggio: Per un primo m·omentò ha tremato di paura. di fronte allJ:t ndstra levata di"scudi~ proprio quando, credeva di averci piegati ed umiliati con quattro anni di terrore. Ha slacciato alquanto i cordoni ,d!l]lii borsa, ha dato sfogo alle promess<\, e. però, inv,ece di affrontare in pieno il problema del dopo-gu:erra; ha preso a spizzico iniziative credendo di acconten- tare -dei bimbi irrequieti. • Ancor.a con la tiientalità del. periodo di _gue ,r.ra , convinta di aver· futto un affare, .ha chiuso nei suoi forzieri il 'deruaro gu.adagnato con la guerra, ,e strin gendoselo al seno ha strillato come il bambino che non vuol farsi portar via fl giocattolo ed ha indi· cato al disprez,zo, col dito teso e la voce del ,dispetto, la. -canaglia che pochi giosrni prima aveva ~chia.mat,o ei:-oe. Goeren te a se stessa, sempre, la boi-ghesia !' Ma con simili atteggiamenti ha dato rag.ione 4lla critièa nostra, che. sa come il capitalista, ,asservendo il pro– letariato al lavoro, nelle of,ficine, nei camp_i, e quindi_ in trincea per difend,ere il plus-valore·. accumiilatp, per conquistargli o ass.icurargli i necess.arì sbocchi oo :mmercia.li e le tna.te ,ri.e prime sia in pace come bibl iotecaginobianco iri gu~rra l'inevitabile despota. Con poche diversità di. forme, il dualismo, economico, tra parassiti e produttori, tra padroni {l sala..riati, si ripròduèe nell'ambito militare col ·duàlismo tra capi e. r.ubor·· dinati. ' • • · • Questa ;erità indistruttibile lia ,destato\ la. oo– .,,ç:ienza àel pX:oletàriàto, che dal fondo della, trìnoea ha visto riprodursi il dua.li (!mo <lel tempo di pact:,. ne hà ricevùtò il crisma ind,eÌebile; ,ed ha. sentito che la lotta di çla,sse è urto formidabile su tutti i campi di attività sòciale di due categorie economiche di esseri tima.ni. •• •• • Così: sono sorte le masse, ba.Jzando una l;>uona• volta quale « protagonisti ,,,, nella ,scena politica, a irrìpo_rre l'esatta deqi.arcazione, i li.miti, i .contorni deUe due classi ìn conflitto, ,id imponendosi ai cie– chi o ai vili che tali ancore, restano in quest'ora gravida di tremende responsabilità. , ~ La borghesia di ciò- non .ii ·~ende conto. Quando dalla Russia sorse la prima voce ribelle, essa ubbria~ cata d!1,lla danza vertiginosa della, •guerra, guardò ,·orso l'oriente crèdend:o che· fosse voce.,di ·popolo, an• sioso. di battag,lia, mentre era di popolo •avido di pa,oe, e che per la pace s1J,botàva Ja guerra. .:\.llora vide il rr.ostro- ove sembravagli :vòdore, u,1. angelo, e gridò, inoÌTidi ta,. contro· il blasfema prolcfati•io ... A:h, incoscienza sùprema ! Cìò, prova, appunto, quanto poco essa d con ti' o èi va.luti On'lb.r-ésono, nient'altro che ombre, ·pm· J.a borghesia, tutti i no– stri valori idea}ì. Ed essà si ,rifiuta <;lt crd.dere, nc>n può cred0rn che tali ombre possano prun.ùor0 forma. t;"ngihile -di protesta, di rninaccia, di rivolta, dL ilO· stitnzione., Troppo presume <li sè; troppo poco di noi.. Ma .quan~o le è giocoforza aff ;ronta.re l'urfo)ne– vibhik. ::dlon,,; in mezzo al caos, che /., rinnovazione profonda e radicale, trova modo di crearsi, a SLHL ;ol ta, dei fant,a .. sni.i. E dice:. c'è in tutti; più o memo acc.enttulta., una .•1·wci0 cì.i insofferenza, verso le forme consueto della vita social.e e politica; c'è in tutti upa. sp'i.·cie di ri– ;i1·\;na,m;à ,t riprendere il proprio ca.rumino nclb. st.c-ssa via finora; seguita•. E ammctt>:, ea·nd.ida, che ·palche trasforma~one sia pos,;ibile. N-0n .c'è più alcuno, dice, che si ost.in~ a chiudere l.a ~nente a,i p,rnpositi di riforma, di rinnovamento, di ricostru– ùone. E se noi Tispondiamo· che ·noù. basta; ride e ~i stringe neUe spalle. La rivoluzione? Un'ombra. Lenin? Un'ombra. Ombre. Ombre. Ombrn bofoce= viche. • _ . • • ·. lndovirtate pèrchè 1 Pe1·chè in Italia .mancano quel.le coridizioni di :fatto, ambien:tali, verificatesi in Russia. E poichè sono ciechi, dicòno che ml'lla po– t,,rà crollare di ciò chi:l è ti:adizìonal:e, in Italia. Essi c.hia,maho chimera il bolscevismo, anzi bfo;ff detto,rale, e quando ad essi noi diciamo· che l'omb_ra ch'essi veggono è quella proiettata dal Gigante pro– letario sulla ribalta d 1 clla sto.ria, ancora r_idono e sperano. ; Ombl'e ! Ombre.! Ma se dietro l'ombra minacciosi •sia anche una poderosa realtà, è, qu~nto s'ai,pétta di vedere. EnCOLE _llÙCCO. . Centinai.a d,'. nuQve scuole se>no staie \aperte in tutte ,ç pçirti della Ru.ssi-a,,e il Qoverno dei So-i:iat se·m'bra. aver fcitto p'iìt per il popolo i·usso in _un·anno e mezzo. c1i,e lo ·:::ari.amo i.ii cinq·uanta anni. ' \ I • • 'i (Relazione di w. BULLnT).

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