Compagni! - anno I - n. 21 - 1 dicembre 1919

• OOMPAGNU lirette, e appunto stavo ammonendo .la pancia .ribelle ò 1 i rzJittire, ·almeno ·fintanto che la 'S·ignora padrona testa avrebbe continuato a perdersi in sostanziose meditazioni. Ero al. passo che dice: « E • za molti– , tudine di quelli che avevan creduto, formava un sol c·uore ed un'an·ima sola, nè c'era chi. dicesse esser sua alc una delle cose che possedeva, ma tiitto era comi.ne tra loro». Così d~cé Lenin·; cioè, no, Gesù Cristo. E nell'entusiasmo avevo p1:onunciate quelle parole a voce alta, proprio davanti alla Questura di v ia della Signora. Ebbi pura che mi acoalappias- ,se.ro come u·n qualunqu·e propagandista bolscevico, pcrch è infatti sta scritto: cc Qucvndo vai col tuo av– 'Versa.rio per istrada, adoprati per liberarti da • lui, non /orse egl·i ti trascini ai•anti al giudice, e il giu– dice ti consegni se1iz'altro al birr.u, e il birro ti cacci in prigione. 1'i dico che ne uscirai, finchè non paJghi fino all'-iiltùno spicciolo ». Questo, però, ' sapevam- • celo. Ohè difatti i poveri diavoli_ senza spiccioli come., me (smoMlitato idealista) colti a pronunziare di. cot.ali rriassime bolscevi_che, •cioè, ziardon, evangeli– che, avrebbero da scontarla per tutti i. secoli dei 1,ecoli ... e così è. ' • E allora, feci, por f).nirla'. ·un'invoc azione all'On– nipotente (in silenzio, naturaJmente, perc.hè non. mi fruttasse dei guaj.): cc Dio gran-de, Dio m iserico1'– dioso, che tutto vedi e tutto intendi, se un po' di logica. ti preme, fa in modo che anche gli Evangeli sia1w ritirati daìla circelaziorie, se .no ti censiu-e– ranno anche il tuo Divino Ffgliuolo, o andranno di:cendo che anche Gesù Cristo; , come il capitano Sadoul è passato a Lenin!."· ZIDO~ ~ 9 • ======= Il l1l L,n<~lpmimrn di unavuErsario « l•'acciàmo finta 'di non 1•icordare (scri·ve im. ·amico, ou1n-11nicCHulociqi,este i1nvressioni che ·1in nostro· avv.e1·– sa1rio; nel 1910 e. oio& dopo fo guerra bal'C!Cmùx,,confìdaHi geloswnentc a' una ·rivista .s'!iizzeraj quali s'iano su,te le opinioni di Edoarclo Girelli dwl'ciiite la. guerra atttia.le . • Pos1Sinmo perù d'i'i:ert-irci a Co[Jlforlo i1v peccato di « di -• sfcittismo )J. Eh si, disfc.ttisnio vero e proprio. Queste •,idee :del Giretti - allora .clelegato a non sa ohe Bureau di paoifi&mo 'internail·io,nale - sono CllfJtJUntoq·uelle che noi abbiamo sostenntè dal 1914 in vo~, e'stendendole all'in– tBro confti.tlo europeo )l. 1JJ veramente è cosi. Sorii;eva il pc.cijìstc.: • cc La vostra iniziativa giunge al momento oppor– tuno, q11ando_il popo'lo italiano comincia a fare la penitenza del suo accesso 'cti esaltazione imperiali– sta (1) ed à co11vince.rsi che non ,avevano tòrto i tanto calunniati avversari della guerra per la conqu-ista della Libi,1. , Occorre dunque che i pacifisti sappiano profit– tare della, occasione per prendersi la rivincita che è giu,stamente loro dovuta; non già per vanità o per soddisfazione pèriSonale ·(sentimenti ,ài qua li sanno essere superiori), ma perchè la lezior1e tòrni profic.ua in avvenire. •La' catastrofe balcaniéa; che gli utopist.i dellà guerra e del militarismo hanno tentat.o di gettarci in 'faccia come la smentita solenne dei nostri prin– cipi, è invece il fallimento clefinitivo della vecchia politica delle alléanze miìitari e degli .armamenti a oltra,nza ... per la ganmzia della pace e dell'equilibrio europeo. L'integrità dell'Impero Ottomano era uno dei cardini di tale politica. Ebbene: le graq.d.i' Potenze; con tutte le lo,ro diplomazie intriganti, con tutti i loro enormi eserciti e con tutte le lo,ro mastodontiche marine, non sonçi riuscite ~è a prevedere, nè ad impedixe, nè a· risolvere un conflitto, che enormi . bibliotecaginobianco danni ha cagionato anche a tutto il commerc10 eu– rop,eo. E' vero che i diplomatic,i •e.d i ministri semhrano farsi un vanto di avere sino ad •ora circoscritto l'in– cendiò balcanico, impedendo. che si propagasse dagli Stati. vicini ai più lontani. Ma, se be,n·si riflette, il merito è stato soltanto• della paura che tutti i Governi deìle grandi Potenze hanno ormai della guerra, .ed in pa,rte anéhe dei banchieri che .si sono rifiutati di anticip.arne le spese. Esempio l'Austri.a– Ungheria, che ha ,dovuto pagare il. 7 pet cento per un p.r,estito di alcune centinaia di milionì di corone e dare _:_ a quanto sembra - al gruppo ,di banchieri americani, che se lo è ,assunto, f assicriraziorie che non si san:ebbe servit.a di quei denarì per fare .la guerra; alla Ru;;sia, come voleva e minacciava l'entourage dell'arciduca .ereditàrio (2). A che .dunque pèrp,etuare la gàra. ,rovinosa degli P,rmamenti per poi, quando. sa,rebbe il momento_ dt_ provare il vaio.i-e effottivo dell'-esercito ,e della flotta milita,Te, indietreggiare di fronte ,all',inco~1ita ter-, ribile della guei".rà. e non essere neppure in ,grado di <lifendere i, ptopri vi tali interessi, comè ora àvviene per cansa della guerra nella Penisola balcanica e nei mari che· la eh-condano 1 'Le· formule militari e navali hairno fatto- defini– tivamente il lol'O tempo. Gli µ,gg-ruppamenti delle, •singole Potenze - nonostante le ✓ grandi forze. di~ stn,ttive di cui mcna110 vanto sulla ca.rta, dei frat– tati - ron servono nè a ,guarentire la pace ne ad arrestare o,d a ·hmitar,e l'esaurirt1ertto progressivo di· . tutte le nazioni, le quàli so'no ,S'iunte al dilemma ,di Amleto : cc Essere o· non essere ,,. • Perd1è l'Europit ,contintti ·ad essere, è necessario che essa trovi al pìì1 presto il modo e la foTza di iibera,rsi dalle spir~ dell:a pi,ovra del militarismo, che la stringe ·da ogni parte, li soffoca e la s'chiac– cia (3): L'unico .modo è quello .da noi additato: ricono– soorn la futilità della gu,erra pei· là risoluzio•ne delle clivergenz~ in-t.ernaziònali e sostituirla con altri mezzi meno barbari, meno p-i;imitivi; in una pa.rola,. uni– forma,re anche i rapporti politici degli Stati :fra di loro a quelle leg:gi naturali che in un'epòcit, di urii– ve.rsale concor,renza hanno fatto e tendono a fare sempre piì1 dei mondo civile un solo mercato per. lo' scambio pacifico di tutti i prodotti. dell'h1gegiio e del lavoro umane. E. GII~ETTJ; (1) Allude all'impresa libica, giust'allora tampon,ata con la 'I}ace•hlll'letta di Lausanne. (2) ID però allora, per l'Italia; teneva bordone· Gio– litti .... . (3) Sicchè, onorevole, ha ragione L-enin!! Mettiamo anche. noiincornice il·•• bollettino denavittoria ,,~ 1 In 9gni bo1·ghese. rn.Eia ·àabbene oon si vede me,sso in eornice, t.m il crocifisso () le pentole, il <<'boJ.lettino della vittoria )l sottosc;ritto dal generale Di,az?. Ebbene: e in ognì onesta casa· proletaria siano fri~•or– nic.iati, d'o,ra innanzi, i bollettini delle migliori vittorie nostre. In questo m%e se. ne ,sono \l,VUtidue·: importano tissimi, quasi decisivi. L'tillO consacm la definitiva ba: tosta del generale Judenich, e' salva Pietrogrado dalla minaccia d'un nuo,vo za:·': « I bolsce'!iiclii, respinta l'Offensivci clel setto1·e· di p 0 _ lock, conGentmno le· loro fonzc rninaccfrindu .le nostre J>enlemmo qunlchc rnif!liaio di rwigionieri, <lue cc.nnoni ~ trentn m·i,trn,g/int-ric·i )l. I!,tltJ'() porta· l'elenco dei compagr.i. vittoriosi ne lle elezioni itnìi.nne: a:t:·a s11et:J:: 4 ~ bfttt~1~Ea tn cul fn.ro ~u

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