Compagni! - anno I - n. 13 - 1 agosto 1919

. .... • NOTE DEll1t QUINDICINl i Bandierarossa'e m~zz'asta• fra i giudei r11111e11! i Pilat ·dell'Intesa. 01',,ideali"di sir Chaurchill . Doves'insegna la differenza, fra uno sbirro brlttanico é lin ferroviere latiao • Cosasde Troia , Caporettiade. Non è questa la àonaca piìi lieta déJ]a nostra . storia.: l'adombra il lutto della repubblica unghe– rese; e per quanto serena e focrdlla;bile sia _I_à nos~r~ fode in una pro,ssirna rivincifa - perchè g_1 _u,om;m passano, ma· il pensiero rèsta, germina e v~nce - come nasconderemmo un fremito di dolo,r~ pe1: q1;1e– st'altro assassinio -dell'Intesa, che a funa d1 v10- . lenze e d'insidie è riuscita a porre il la-ccio al collo 'deÌla gi-ovane società comunista, e a sfogare _contro 1ei -:--·solla, assedi.ata, affamata, esausta - i,11, sua rabbia :l'atta. ·di cup-idigia e di paura 1 ~·- , Una volta ancora, Olemence·au ghigna, il capita~ Hsmo respira. E la saldata.glia rm~1ena - questi ineffabili mercenari rumeni, che han sempre mo– stràto le terga ai nemici più forti, e ,si son fatti illmstri soltanto nel rubare il vino, sverginare [e ,fa.neiulle e 1ri:assacrare i figli noli dei bo~sceyi<;hi inermi - aggiunge al denaro . degli cc sch1.av1st1 » transilvani •che li pagano, quelilo che ora è permesso Tubare a man salva nelle indifese case di Budapest, col ·tacito. c.onsenso o l'indifferenza pilatesca de.i Go- :ver!li a!leati, il nostro compreso... . Bisogna, o compagni; salutare co.n calmo d-?101:e questo crepuscoll,o di un cc fatto n. Ricordatevi: 11 comunismo non è mortd. Quel che finisce, è soltanto un epi,sodio.- L'idea ,sopravv.ive. E infatti non è l'esperimento bolscevico in se ·che sia fallito in Pn– gheria. S0110le forze esteriori di violenza che l'hanno· costretto a cedere. Ritirandosi dal potere, Bela Kun e i suoi compagni_, hanno dichiarato di non volere portare i proletari al maceli],o, ma di avere la sicura' convin"Zione che presto o tardi Ja 1,otta sarà ripresa in Ungheria con maggior fori;a ed esperienza, e for– s'anche con più patentì e potenù prove di s,o,lidarietà da parte élel proletariato euxopeo. ' Di gr.ande conforto, intanto, è lo spettacolo epico, incomparabile della Rus.sia. Le truppe inglesi ven,– gono ritirate da Arcangelo. Resta· a sape,re se sara un ritiro definitivo sotto Ila pressione delì 'opinio.ne pubblica inglese (la quail_e,.oi·a che le cose v anno~ m~ – hrn6'fò, finge di c,hiedere per mezzo di sir Ohu_rch1l lo « spontaneo » riltira delle' .truppe dalla Rus.sza) o i;e si tratta. di unv, ma:ssa, come si suol dire, strate– gica. Però iri Russia, a rappreseni:ar,e il trionfo dei ~4 punti di Wilson, restano ile truppe fra,ncesi: .. . Sempre. alle vette, la cc dem9c1'azia n. Cari fra.: teLli la ti11i! ' La, resistenza dei « Sovid » russi, se ha quasi jll1essofuori gioco Koltc.iak, non ha però ancora de– bellato, De.nikinc. Gli èi che Koltciak combatte .al nord· De.nikine al sud. E lassù non.vi sono che mon– )taO"J1~ di ghiaccio; ilaggiù, inv ece, ne lle pianure del • D;n, c'è grano, c'è vino, c'è miniere: tutti, insomma, gli "ideali n dell'.In_tesa:_ ~ome n?ta'.·a argùtament~ !Serra.ti ai reduci, 111vahcl1, mut1laf1 e- vedove d1 gu,crra proletari' riuJ1iti domenica, a Milano, in una w:ihik, commovente dimostrazione a favore cleJl'àm– nistia'. E con tanti « ideali i, di mezzo, si.i· \Vis.ton Churchi,\l non si sente ùi rinnnriare . aU"impr~sa. Sm1ctt.c d'uiuùi:•c Koltciak,. perch è non. gli fan!lO gol.a, le f.oeh'e ddh, zonr. borea.le; ma _he:-, sacc~ a. [)eqikine, perdi.- ~: wuor: .:,a;:,_,, p er dio,. fa gola a bibliotecaginobianco tutti, e se 'c 1 è fa buona occasione di metterci sopra le zampe, da.J[i a,l bol.scevisroo ! . , ,. , , La farsaccia non potre,bbe esser.e, 1n ver 1ta, ne piì1 goffa nè più Jugubre. • . . ,. Dello sciopero del 20--21 vi è detto ~a parte._ M.olu altri scioperi· sono avvenuti, nel frattempo, m_ Ita– lia· è alcuni impòrtantissimi per mole o ecceziona– lità, come quello dei •metalrrurgici. a ~ilan?, ~quello dei tessili nel Comasco e queUo - 1mm111ent1&smm - dei portinai. Dovrà ·e~sere, quest'u_ltimo, al~retta~1to fenomenale e interessante dello sciopero dei pol1ce· niens a; Londra! . Perchè. sì in Inghi.lte-rra persino i poliziotti ' '. ' ' • d'. sanno dare - quando ,occorre - ,1 e&emp10 m~ro- ciar Ue braccia, quasi a mosìrare che- un ferrov1e;'e o un postelegrafico •latino ne sa sempre. men.o, 111 fatto di edticazione e di dignità politica, d'uno sbirro ang.lÒ,sass.one ... E' vero che non è_c.osì evoluta., da noi, la gente da questura: co,:ne si continua a vedere nelle giornate di sciopero, con le solite caz– zoti:ature, bastonature e rl,volverate ai danni della • folla bisognosa. Mettetec~ poi in compagnia, come ora si costuma i ca,rabinieri e gUi arditi, ed ecco gli orrendi fatti di .Trieste _:__ con la caccia ai so-. cialisti e l'as,sa,lto al Lavoratore - e le barbarie pu– gliesi, che han dato tanto onore, di questi giorni, alla terra natale d'Antonio Sàlandra. Uosas de Troiai E; Francesco Ciccotti• che ci vo,rrebbe persuadere, dalle colonne dellla Stainpa, a far l'occhio dolce a un Governo che ci regala di ·queste grazie! Seguitano, in tanto, le ri vela.zioni su- Oaporetto. Cloaca mas,sima. Puzzo . asfissi ante. Ne sapevamo •tante, già; ma n,on credeva.mo , francamente, a, un così dilagante e im mondo •cum ulo di vergogne. ·E pensare ch e le respo nsabilità, dell'orrenda ritf.r~ta erano state accolfa.te a noi'., e èhe non c'éra cane di· scrittor€1Ll o che non si credesse autorizzato a spu– tarci moralmente sul volt9, non greppiaiuolo eh.e non credesse lecita ogni offesa o denunzia al nostro Partito! Perchè i responsa.bili, sicuro, eravamo noi ... Ora però l'i.nchiesta militare sui fatti di Capo– retto ha ~covato b-en altr-0 colpe, ha denunciato ben altri imputati. Avremo giustizia? E l'avranno i 500 mila morti 7 Uhm! Ohi è morto· giace; e chi ~ vivo, se J1on vuol da,rsi pace,· trova pur sempre, n€nla dolce Italia no,stra, un .bastone di sg11erro o un c-ol– tello d'ardito che lo persuade ad ott,ene-rla. s. Diciamo subito, senza jattanze; senza esagerazioni partigiane, che lo sciopero generale del 20-21 luglio è mi ra,biJmc-nte ri u:::cii:o. • Diciamolo con ila franca semplicità dell.a convin– zione. Diciamolo con la, prova dei fatti. Voleva es– sere ra « ri viskt delle foi:zc proletarie n. E lo .è-sta.te . I pochi dissidenti non éontano. Ogni·~esercito h a i suoi disertori. Di I p1ù, bisogna tener conto di ceri:e .difficoltà tecniche, .di oolleg.amento ·e di coesione: uno sciopero generale internazionale non s'improv– visa così f~cilmente e comodamente come una gita sui Uaghi. Ma le officine- rima-sera chiuse, i campi •deserti. ~ la borghesia trè!I\Ò e_gridò - lo ve~emmo - per quel milione di braccia, incrociate. E s1'.10al • • 11 ··t d 1 0'1orno .termine promesso, sino a .a mezz.a_note ·~ o •·o• 21, il lavato 110n_fu ripreso_; la d1most,raz 1 one P:.

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