Compagni! - anno I - n. 8 - 16 maggio 1919

. •' J Coforu ché ieri r1i10·01·0110 ml front e ·u Il ico miltfore, polit,co, ·lcunumA:u, uuui .;trillunu che l'ltalia ì:, vit- 1 1 111u di /lna auplrcliùria·, di una 1nietifirn.:ione 8Cn.,a 1w1111:. '(;[i _lltwli a 1 11w ltiventuti i, nemici. il Diritto e la (,'iu.~ti.,in dc/l'LnJ.c,;a wnu o0illuneg{!iaii come <:Uoe da tririu. ' L' ldeèL :Naziunalc, in Im :;uo "cli.,ey/10, ha, sinte– ti:..:ato la rcw1pu!fll(1 ·daNca, dcll'ltlilù1, borghese, c,mtru la 1mce dc·Lrl11tr:sa. l..iun copvìa di urassì et– ,. •:;,1, uumo e du111w - luultirterrci e Fi'ancia ;,,, .. c1J1:; 01111.,ti di ofJOglie da 1u1, r~~co bottino. 1:,i ,'!;/UC llllll poi-tra. yioranctta, anemica, cloruticu., ti- 111oru.-:i e :s/,iyuttìla, con un z,iccolo pacchettino, teg– i/UO l<1111uo i11 11w110. I:,'' l'Jtrdia. Fcrciù l' //<1/i(i prute.,tu. i:J'e l'avasero col11Ìata t1.11ch ·e.«CJ.delle -'/JU!Jllt rlei -cinti,· .<(', le _cn;es.sero dato mari e monti, il "diritto» sare&be sta.to salvo. .r ()I, /Wlt aul,i(I /}l(J ,m1{ Il rnlmenl C 8imffi crileri di yi11di.:if/. l'a nui ,;a,:iu/isli fo z1ace eh 1Jrest-Ver– ,..1u'll1 ., è iniyuu, 11011 111 rchè ·1Mn ha vcnne.8so e 110n J}I rmel 1,, Jl/lf!]!}iuri suc/d~~faùoni imperialiste (I, q_11e– ;:fu 11iuflMlu che ci 9.11ellci rlelle nazioni "vittorio8e »; •:w~ 71c rr.;,/11'. c')IJ-<acrn il diritto ùorghe._1,·e, che è il cli– rit /rJ chl 11iiì fo1le. J,o ceilre1,w nei z1ru-<simi numer•i onoli;,,,wndo 1:Z f11n10.,o t rallaiu 1Li 0 Jl(1,ce 1'11e og(!i è sotto]Josto al– . l'esili/te llei vinti che de&bo'no o bere o affogare: I giornali" borghesi ha11110. detto che· la vit_toria fu della Giustizia, che la pace sarà della Giustizia, ma allora non c'è più ragione che gli· ·uomini portino e . sopportino ancora le armi, e si sbudellino fra di loro. . Siano mandati a casa tutti .i soldati di tu,tti i paesi. Si scomponga Ja macchina guerresca. • PARLA ·L'ANONIMOu. Per la prima yoJta parlà l'anonimo proletario: ·« Sig110ri, io vengo' dallla terra ancora mossa e fu– man,tc dove ero .confuso con Ja zolla, coi Yermi -e •con lo rare piante ... ; ii mio sa.erifizio era immenso, m:1 ignorato, il mio dolfil·c ,era grand0, ma non C'l'a compre~o ... Vccltrn a nuìÌc-- i miei fratelli c'adeTe :;otto la tempesta di ferro e cli fuoco ed i !loro corpi nmnn1c:chiati e ca1ncstali. come inulilissimo strame; :kYo altri conto~·ccrsi nello spasimo atroce e :a , ,ro carne sanguinar•e da,• cento- fcrifo, altri. ancora i ni 1rn4zi re dallo spavento e nel trambusto immane sfr~narc i iloro istinti ... e ballare e ui'lare e correre come .fu rie denìoniatc in braccio alJa. morte ... ed io mi sentivo attonito in mezzo a quell'orgia di fo– ro;·,: e di sangue e fpe;;::,o mi sono piegato su mc ~ksso, <'Omeper YCcll're meglio nel fondo della. mia Anima il mistero, della mia vita, di questa nostra– vitn. inutile e 1wsantc ... lo sono un anonimo: non ho un nome da •difcn– d,.,r(', ni, \Jcni da 1noleggerc, eppure fui _gctta,to ndl gorgo immane do\·c fcn1H·ntaYano le passioni piì.1 ignobili e ·i pal'larn nn linguaggi,o di colìera, e di morte ... 1o .'non a\-!'YO·nemici. eppure doYcvo ueci– derc (' rn·inscgnaruno quest'art.e cun un cinismo cru– dele e brntak .. Oh. lo straziu t.re11wndo d<>ìla mùi JJO\·era anima! Vi<li poi alcuni ehr ,n-!'vano nomi sonanti frc– giar::;i di mcd.ag1Jic, va,oneggi~usi eon ·ari.a di ,[rion- inobianco · :fato i·· e ,cnire ,citati cd. acclamati come gli eroi; io, JJovcro Cristo, clopo il sacri-tizio patito, mi na,– s·~ondevo fra la foll11 dei miei fratelli e con. essi piari.g<:.\'O, maledivo e. pensa,vo... Sentivo' che· io, anommo, misero, reicUo, coatto, a,cvo una, forza,, , una .-olonlà, un'Idea; sentivo che questo corpo mar- \ toriato ave,a nn'animi e che quest'anima era aif• ', - sillata dal! bisogno spasrùoclico cli cspanùci-si, cli go- der.e, di creare, di amare! ... Oh! santa ;:ibellionc, noi G abbiamo lungamcn,l:e in vocata come una Dea liberatrice nelle tenibili ore d'angoscia e cli trepidazione, quindo Ja, mort.e ci scherniva iiftonio ·simile a maledetta strega, sguaiata e provocante; erano, quelle le ore nelle qu·ah tutti i ricordi tumnltuavano e si confondevano nèna me:nt,c ccl i pensieri piì.1 strani e selvaggi esacerba• vano il nostro spirito. Scmbnt\'i un sogno, allora, o santa ribellione! ... ma .ora il tuo volto già si profila nel! ciel.o scteziato, mentre i lampi d'Oric11tc .Jo.illuminano di una luc:e calcla ·come il soic d'estate'. ... E' la s.toria che di viene, è ['ideale che si fa realtà! ... Qµesto finaJmen[c è il nostro .giorno, o fratelli anonimi l E' finito il tem po deg li individui sa:c1:i.ccl' aut.o-· revoli e 'comincia quel.lo clcllla folla .anonima e sba- . razzina, è. finito il tempo dei maestri gravi e pesanti e comincia quello elci grega1·i ribelli ed irrequieti ... La riv6-luzionc com'incia dal ba.sso e le autorità ye~1- gon spazzaie Yià,: c;1 -ira.' ... 'l'ra,smutazione cli tutti i ·tatlol'i !... scrinrebbe ancora Nioh...chc. Si affaàia alla vita una nuova . fo.r'za che saprà distruggf')l'C per creare; noi pre.ci – sàmèntc· _.:._uomiiii del la, 1 oro sfruttato e del srupei· e compresso cd infam11to - incarniamo quello spettro spaventoso per. la borghesia, •lo spettro del comu– nismo,, ·ovocato da Marx nel :Ma,n'ifesto del Partito. - Abbiamo tesoreggiato di tutita ila, predicazione r.ivoluzionaria del periodo bBllico ed ora vogliamo veder.e l'opera ... Oh, la guerra rivoluziol1aria, la, gucrrn per il Diritto e per la Giustiz,ia! !... Ecco gl'intel'\'cnlisti rossi di ieri d1e oggi sono i polliziotti della, monarchia e dell'ordine borghes(l '· .. Ma noi passiamo oltre sputando su questi rospi immondi che virnno nel fango. Il mo,ndo ha bisogno -di rssere liberato dalle scorie di qu&,ta vecchia s,o– cietà, ha bisog120 di un bagno salutare che lo lavi da 'tu~tic le macchie Ycl'gognosù di 11,npa.ssaito di in– famie ~ di clelittii, ba bisogno di affrancarsi finill– mentc dai. cattivi pastori. La gloria di questa sccietà, che pure ebbe J)('riocli di grandezza e cli plendorc. è cadufa miseramente nell'atto stesso in cui C$a sperava con una guerra di conquista cli cingersi di nuoYi allori. la guerra, invee.e, ba inferto nn colpo morble alla costi.tuzi,ono borghese cd ha 1nodotto quelle condizioni dinamiche che la pacifica. cvc 1luzionc rrnclc\·a lente e difficili. L'arma cnn la quale ];i borghesia snerava di col– pir il moYimento so~ialist;_ intc1,nazionalc isi è ri– tor'ta. contro di <',sa. e l'imbarazzo nictoso in cui op:gi si diba.ttc sod(lisfa a suffic•cuza il nostr,o orgo- gìio di socialisti ... Oh. D' Ann•unzio poctn. soilclato, Matarc, politico ... ; ecco il pupazz,o dell'Italia uf- fici:a.le :... E J 'LL~lia uffici,Llc ~i consola <legHi ><cacchi che silbifce a Parigi con le concionatc di D'Annunzio all' ugusteo ed al Campidoglio. M ;i • si µ-i tlO('.a ad ,111 gi noco 11{'1'i<'oloso e .noi 'in– tcn ùiamo di gdlarr. l'a[l]arm.c. Qualunque soluzione

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