Compagni! - anno I - n. 5 - 16 marzo 1919

8 UOJJP,4.GNI! I • ·~1- ' "/.;;[is;ì,m, ·cke Je mac'clzine no1t ·possono rima11er ferme s1mza danneggiare il Capitale; sanno benissimo clze il giorno in cui il Capitale non desse più alcun frutto, cessereòbe di essere ciò clte attualmente è e gli rrspon– do1to: . - llfagari! Noi-non cercltiamo di meglio. E' pro– prio' 1uello il punto a cui vogliamo arrivare .. Percltì: il giorno in cui gli i11dustriali dow-a1mo smettere le loro_ aziende, percl1è 1ton ricaveranno più (J;cun profitto dat ·capitali impiegati, ciò vorrà dire clte le macclti_lle, le miniere, i corsi d'acqua, tutte le forme di cJ1cr151a 110'.1 costituiranno più la proprietà privata, -11tf:! sa~am10 dz~ venuti proprietà collettiva. E aljora la s1tu'.1:1,t011e, sara tale che tutti dovranno lavorare e fra tutti do,;ra es- sere ripartito il t_rofitto del lavoro comum. . . E cesserà lo sfruttamento clic l'industrrale, I{ pa– d11me compie sul l,woro di tutti coloro cltc ha11110 bi– sogno, per vivere, di lavorare e definitivamente_ re– gnerà 11el 1n'ondo .la giustizia e rcalme1vte verranno_ ap– plicate, per iutti, senza eccezio1tc alcuna, fa libertà,, l'uguaglianza e la jrate1111itàclic oggi. e-ostituisco110sol– tanto una formola se11za alcun valore pratico. r. pi. L'IRLANDA Per am~i~ntare r ultima R~nun~lirn irlande~e Bisogna rnotarc'i dei pregiudizi patriottici e politici per giudical'e di ur~ avvenimento che si è svolto sotto i nostri occhi. Robespierre e Desrnoulins, sul tarn!azzo della ,ivisezione storica, non deYémo più irritare i con– teinporaneì. Il grido- di colui che passa sulla cliarrcttc davanti, alle finestre della. casa <lel secondo, creduto il carnefice, de,·e la cìarcì tranquilli. Così è .dei moti ir– landesi. Se noi ci fermassimo ai fattacci imbrattati dì sangu.e ,i Yolteremmo disgustati. Kon ,-cdremmo che vJ1 popolo di assassini. Arnbie[\t.amoli. Aspiriamo la loro atmosfera. Ingolfianioci nella loro YÌta tramha– sciata, ~nza dimenticare i delitti di oppressi.one del dominatore che non crede che la sua pace, i suoi com– merci e i suoi interessi dinastici possano sopraniYere alla perdita dell'isola completamente separata dal mare, _ 1 'e qapiremo la lotta tenace e sanguinosa di una tiram~ia secolare. lì primo (locumenio è la gara che passa da ut1a ge– nerazione all'altra dei Yittimizzati ,per riconquistare la loro' indipendenza soppressa dal conquistJ_tore con la soppressione del loro Parlamento in College Green. Tragica sciagura che ha rierrc,pito gli occhi di lagrime di tutto un popolo. PareYa rhe lo si fosse ~gozzato. Senza l'aula parlamentare degli vomini liberi, gli irlan– desi si sentirnno perduti. O Godi t!ty fait!tful pcoplè perisli! (O Dio! il tuo popolo fedele perisce!), escla– maYano i derubati della. istituzione legislatiYa. Fu l'o– pera di pochi mercenari dell'isola che si erano venduti al Governo inglese. 1vialedetti ! AYeYa.no ye1:duto, in una notte, a denari contanti, tutto l'orgoglio, tutta la fierezza, tutta la grandeiza di un paese libero, di un paese che preferiva la rn.orte alla schiavitù. Fu. una di.– perazione generale. Impotente a scatenare l'Isola Verde dal compratore che l'avern popolata di soldati raccolti sui mercati della pitoccaglia inglese, si è data alle ce– spirazioni, alle società segrete, alle Leghe che ostaco– lano il regime delle brutalità., regime polizie-sco e giu– diziario che arresta a retate, ùecima rnn la fame, am– mazza con le Yiolenze del bastone, dei pugni rii ferro, ron la ùieta .carceraria. con le condarme lunghe 'che ÙCheletriscono fino all'esaurimento e alla morte. t bi liotecag1noo1anco Il carnefice 11011: fu mai tranquillo. Sospendt,►a alla corda in tutte le contee. Pochi assiste,·ano aJ le eseèu zion~ capi~ali che venirnno fatte sulle piazze per am n~on1re gli abitanti .. iei tugurii, durante i rintocchi, si prnngeva, si,singhi.~zza,·a e in tutta l'Isola si i:ipeteYano mentalr:i~nte le ul.tJmc parole del morto per la patria Lo~zg liv_e lrland - Vii-a l'hla11da! John Bull non si i:"' mai l~sc1ato ammansare dalle descrizioni piene di pa t~~_. irlandese che commoYe,:;a.noil mondo dei .sensi– bI11 •. Egli non, si sgomenta.va_ Tirarn via a fare il suo mestier~ d~ tiranno ;di professione. Terrorizzarn i centri a~ollat~ _d1gent( preparata a morire, fortifìcaYa l'a11. cwz_ rcgn!tC.. che spopola il paese dei ribelli c0n le razzie poliziesche e gli esodi ,·iolcnti. Piantaya officine di acts di compre,sionc fisica in O"'lli contea e coerciz– zava e misura~:.a la respirazione ai" sudditi. I tribunali, amministrati dai giudici inglesi, face\·ano inorndire i' n~,ondo. Distribuivano sentem1e ,he facernno impalli– dJI~ -anche coloro che credevano gli ._irlandesi r,rim'inali nati. L'agit.azione dell'lrlanda i1wccd1iata nei maltratta menti e nelle ingiustizie si è abbandonata alla. bocca. dì Daniele O' Connell, J"avrncato più eloquente del paese. La sua oratoria tuonaYa. Il pubblico ac_corre,·a. I ,prft Yasti piazzali co.nteneYano a mala .pena l'uditorio. Egli spoltri.Ya i cen·cl li del· SUO tempo e si rin?rsaYa sul ne– mico con la mitraglia del suo rnc,abolario \'een:cnte. Spargern l'emantipazionc. Vole\·a l'emancipazione dei cattolici. I cattolici - in un'isola emincritemente pa– palista - non axeYano diritti nè religio~i-.nè laici. Pa– re\·ano oristiani della Roma cesarea. Odiati, persegui– tati, puniti più degli ebrei nella Russia ~arista. L'uguà– glianza religiosa è rnstata una agitazione di quindici anni. Il leader che rnlcrn dagli aderenti un'ubbidienza assoluta. passarn at.traYerso la calunnia-inglese. Papi– sta! Don DaniPle. O' C-onnell ! Oratore di- .béi,gars (mendicanti)! Demagogo! Difensore di pezzenti! L'ese– crazione per lvi era. tale che un aristocratico ir.,oribondo, mentre il lc:ader era in tribunale come accusato, le,·ò la· testa dal capezzale pçr domandare: - E così, che ne è del leader dei mendicanti: -- Condannalo ! - 'ì\fuoio contento. Se·il moribondo non aYesse avuto fretta. di pa~sar~ ali 'altro rronrlo, anebbe udito la sua disillusione. ì\Ii' spiego. Daniele O' Connel! è stato arrestato sulla. piattaforma orale con. 1844, complici di a,·ere ascoltato i suoi in<'itamenti. Vi:-nnero rondannati'- a tanto di mult,l e a ,·ari mesi di ·prigione. O' Connell; con la bocr.a piena di sarcasmo, free notare al tribunale·che ,tutti loro doYcrnno, secondo la legge, essere giudicati dalla giuria. E' stat,L una déb&lc giudiziaria. 1 con– dannati Yennero restituiti ali'aria ar-erta e O' Connell portato in trionfo. ' La \·ittoria dell'emancipazione r,,.-!~giosaa\·e,·a spos– sato il leader, dietro il quale era il bisbi(Tlio maldi– cente della nuorn Irlanda. Si trattaYa dell~ solita in– gratitudin'e· dei numi arriYati. Lo si diceYa wcchio. Si aggiungern che il suo tempo era finito. Che la sua elo– quenza era . Yigorita· e pagata. J l grosso dei cattolici Io venera\·a lo stesso. Egli resta·,a I'arcinernico dei pro– testanti e YOtaYau 'altra ,-olta per lui. • Nel 1832 _il_ rcform_ bill aYeva rinnoYato il suffra~io elettorale. Gli irlandesi erano in gran parte antielez10-– nisli. Non rnlernno andare nella bloody House affol– lata di bloody Englis!,mw. O' Connell non ebbe gli stessi scnipoli. Con lui Yi andò qt:,akhe aitro. Cessata una agitazione ne nacque un'altrn. Gli irlandes.i pen– ~arono a quella f,<"': l'annullamento della blo-ody U1tions che li a,·ern spogliali del loro Parlamento. Ci fu della titubanza 1:efla scelta del leader. Si rn-

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