Compagni! - anno I - n. 5 - 16 marzo 1919

COMPAGNI! I gli altri jugoslava. Mai si vide più perfetto e più iqi– ducibile contrasto... almeno in apparenza. Venne Caporetto e il contrasto si spense, cessò l' an– tagonismo. I cosacchi <lell 'Austria sono stati accolti come trionfatori in Campidoglio. E l'antagonismo si risolse con un compromesso, il quale sta a dimostrare che, quando è necessario ai loro intrighi, i governanti risolvono amichevolmente le ragioni delle patrie e che le soluzioni definitive non sono possibili. Solo i lavora– tori debbono c1·edere nelle supreme ragioni e fio-gersì nella menJe i principi assoluti ed èterni, ai quali° deb– bono sacnficare i loro averi e le loro vite e l'interesse superiore della loro classe., Ma qui non hanno avuto formine le ùiatribe nazio– naliste italo-jugoslave. Se nell'ora del comune pericolo i fautori di Sonnino e quelli di Trumbic si sono stretti insieme, passata la tempesta e tornato il sereno, hanno ripreso con maggiore acredine e rinnov,ato vigore le an– tiche: ,La resistenza sul Piave prima, poi la ,·ittoria ( ?) di Vittorio Veneto ed il disgregamento dell'impero austro-ungarico hanno fatto risorgere nuovi appetiti e negli italiani e nei jugoslavi. Questi tornano ad accare21zareil sogno della più grande Serbia, fino al Natisone: quelli rinnovano più intensi i loro tenta– ti,·i per spingersi in gran parte delle terre -dalmate, anche irt quelle totalmente croate. La patria - e per gli uni e per gli altri - è qualche cosa di elastico, di mutabile, di relativo ohe s'acconcia a tutte le esigenze, che segue le· sorti delle battaglie e s'accomoda a_tutte le fortune, a tutti i soprusi ... L'esempio della contesa italo-jugosìava vale per tutti gli altri problemi nazionali che questa guerra ha posto in maggiore evidenza, senza risolverne alcuno. Le pa– trie sono incerte e sconfinate: ljl loro delimitazione serve di prete~o alle guerre: le quali in regime capi– talistico, pur assumendo aspetto e pan·enza di lotte na– zionali ed etniche, sono essenzialmente guerre econo– miche, capitalistiche. La patria non è che l'etichetti., è la bandiera del contrabbando capitalistico. ARISTE TORMENTI. Gli argomenti degli avversari. Noll vedete voi, pazzi che siete, illusi dalle cltiac– clziere di ..l:tJloro clte vogl.'0110 servii-si di voi per arri– vare alle carie/te pubbliciie e fare così meglio i loro interessi? non· vedete voi clze vi avviate; inevitabilmente, alla rovma? Così par!a l'uomo di fiducia del padrone, il facto– tum dell'a;;ienda, •colui clte sof1Jeglia tutto l'andamento delle cose, clze osserva e .riferisce,, clze fa licenziare gli operai così detti turbolenti, qualificati come sovver– sivi sol percltè protestano apertamente contro lo sfrut– tammto cd lzanno il coraggio della propria opinione, clze fa as!umcre q_uclli di sua c(J.noscenza _clzceg/i ri– tzci_i~i'loczlt e /aczl111e11te. a.sscrvibili, ansi utili per op– j>o1lz_ a quegli altri mdocilt e ribelli elle sentono i tempi 12 :'ovz e '.1011 St . adattano facilmente alle imposizioni. Non ~entzte, eglt_ dzce, intervenendo ~iei croce/ti degli operai clie_fanno zl_ .!oro riposo e clte discuto110 fra loro, ~ 0 '.t sen11te clte siete strumenti Ì1 coscienti nelle mani .~ 1 f ur_bzclze a fun:1 ~i parolo-;zi e di promesse clu: 11011 st ~'~altzzeramzo mai vi ja11120servire solamente a por– ~a,lz su con z vostri votz e quando poi hanno ragaiunto z_ loro scopi,_ m abba1~do11ano,~inncgano tutti i pri-llcipi m nome dez qu_alt_ vz !tan110 mgamtati e pensano sol– taii!o _a se stessi,. mfiscltiandosi del Proletariato, degli operai, del Socialismo, dell'umanità e di tutto il 1'csto? Voi ete clte ·ve li nomini? Potreste forse 11 egare il ibli tee bi neo caso del' deputato X, o del consigliere provincia le Y, o del sindaco Z? E quanti sono stati coloro che hc-r.nd cominciato, miseramente, la loro carriera come orga1 nizzatori, o come propagandisti, o come giornalisti (. al momento in cui sono giunti a mettersi in vista, poi;, cliè voialtri avete creato ad essi qtiella che si chiama, la notorietà, vi ltann_oabbandonati, anzi v: si sono ani_ e/te rivolti contro? Non avete voi forse istìtuito la ca, tegoria degli ex? , Ebbene, seguendo le chiacchiere di costoro, voi m ~tludete di fare il vostro interesse, di combattere per il vostro benessere, per il benessere di tutta la vostrm classe e non vi accorgete di fare il contrario, e non vi accorgete elle l'inganno in cui siete tratti è così psrw fido che, app1112to, coloro stessi clte sorpre,ndono la vostra buona fede e clze vi illudono fino al punto da farsi ciecamente {.eguire da voi, anzi da spingervi dove essi vogliono, senza elze essi arrischino niente, mentre voi arrischiate la disoccupazio1ze, il carcere e, qualche volta, anche la pelle, vi mettono per una via che vi ri– duce ~;l'impotenza, appunto ·per liberarsi di voi, dopO'i che avrete • finito di essere loro utili. Pensate: voi avete cominciato col clziedere periodi\. ca-mente aumenti di salario e li avete a volta a volta ottenuti, e poi, a poco à poco, inorgogli6 di questi prz,mì successi vi siete andati, come voi dite, organiz. zando, per la lotta di classe, per ottenere sempre più, e avete clzie_sto_ nuovi aumenti e o.gni sorta di migliora– menti e poi ancora non contenti _di questo, vi ~ete dati, adesso, a chiedere le otto ore; in altri termini, a voler. imporre il principio di lavorare di meno ed essere pa– gati di più. Ed anclte questo ottenete, e, naturalmente seguiterete a cltiedere, a cltiedere ancora, e fra aumenti di salario, dimirzu:::ioni di ore di ,lavoro, assicurazioni, pensioni e così via, se 11011 vi ravvedete, se non pen • sale sul serio e vcramcdte ai vostri interessi, ricorrendu all'unico modo dì assicurare la vostra situazi:;ne e it vostro a-uven~rc, col .seguire mza via ài ·co11ciliazione, con l'eliminare le cause di confiitti,. accadrà zm bel giomo c!te -metterete gii industriali in condizione di non poter andare più avanti. Giace/tè, quando le vostre pretese avran110,raggiunto q11-ellimite per cui l_'indu– striale, con la gestione della sua azienda no,r guada– gnerà più nulla, egli 11011 avrà più nessu11a ragione di continuare e chiuderà bottega. E allora voi rimarrete completamente sul lastrico e in condizioni tali àà 11111n. poter riparare cerca11do la'iJOro altrove, poiclzè avrete creata tale wza situazione elle non ce ne sarà richiesta in ~zesszm posto. Voi ridete? Si capisce, è una situazione strana, quella clte avrete creata. 1111a situazione che non potrà durare, ma cltc sarà risolta a tutto vostro danno. Poi– cliè fermata, a causa della vostra ingordigia, ogni forma di attività, i proprietari, g.'i industriali potranno ancora vivere, poicliè se non guadagneranno più avranno an– cora da sprnderc, mentre 'iJOialtri, anche ammettendo clic abbiate ·da parte qualclze risparmio, potrete tirare irma,ui solta11to per qualche giorno e poi ... vinti dalla fame, do'urctl' arrendervi e sarà già molto se· potrete tornare alla vostra vita alle coitdizioni di prima, sarà già molto se i, padroni vittoriosi non vi imporra1tr110 co11dizio11i tali da farvi perdere in una volta tutto ciò clte avete faticosamente ottenuto co11 tanti scioperi è con. tante agitaiio11i. 111 entrc, se aveste "iu-dizio, senza correre .nessun ri– sc!tio; e senza andare 0 im:ontro a periodi, anc!te brevi, di miseria e di p.,ztimenti, potrete procedere ad un ac– cordo c!tc sarebbe sempre a vostro vantaggio. i1f a ali operai !tanno ormdi cominciato a rendersi conto d/i fatti Toro: S(71rilO be11-issimoche il Capitafo no11può esistere senza accrescersi continuamente; sanno

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