Compagni! - anno I - n. 2 - 1 febbraio 1919

COMPAGN, per soste:nere anche Je loro rivendlc-azioni economiche. So elle J~ cTut-ss e opero.in, qunntunque nel 1789 aye.s..<>e un·es1steD.Zfl rndim entnle, non tnnlò ad opp1icare i Di– ritti dl'll'uomo, lflllargando-fi in senso proletario. l<Jlla :procl.1mò fin dal 1792 elle J..1 prQprletìL deHa Yita è la ,pri– roo <l'i tutte le -proprietà, e che m legge ili questa pro– ;p.rietà sov:mnu deYe antepor"Si .1 ogll'i ultra. Ora, ,ingra-n– d.ite, fate plù ardito il senso delkl parol'1. 'l,itri. Cornpren– d-e tevi non soll'lnto l.:1 suss!l.~tenza, ma tutta 1'1. vlta, tutto lo ,svol.gl ..uiento òellc facoltà umane, <>tlè 11roprio il ·comu– nis mo che il prolcta1,iaito innesta sullù Dichiaru¼ione dei diritti <lell'uomo. Così d'un tr·ntto il diritto mrumo pro– clamato da'lla ItivolUY.ione n,·eva un senso più ,rwofonclo e ~iù vasto di qm~hlo wnferitoirH daUa borghesia 1•ivolu– zlonarfa. La qun1e, col suo djr'itto ancora. oligarehico ed i!J.ltr.icato, n® ,poteva riempire tutta Jìa di[ìtesa del_ di– rLtto umano: il letto deil fiume era più vasto dcl fium<', e occorrerà un,.,,nuovo fiotto, il gmnde fiotto proletario ie.d umano, iI)erehè l'idea cli giusti?.,ia sia finalmente 1•iem-, pita. _ Sobmen,te dl oocinlismo dnrà alla Dkhi..1razio11~ flei diritti dell'uomo tutto il suo significato e attuerà tu.tto 11 diritto UJD.ano. Il dlr•ltto rivoluzion::nio borgll('S€ lm li– òer·ato Ja l[)Ell'SO'll!l'lli>tìL umana <ln rnoltJ ilnJ>arei; ma co– stringendo le nuo\·e . genl'rnzioTlli :a pagare un canone nl {.','l'!)itaJ.e .,..'lccumu1,1 t,y <Ùllle genern1Joni anteriori; e -J.11- cii.ando a u11~1. minomnr,a il privilegio di percepire qu<:'l ('.'.tUOll<', . col-pisce d'una SJ)(.-"Cie d'ipot('('il. a. p1-ofitto del pas.sn_toe di 1lll.'.l c1l/l:ssc,ogui person,:i.litìL umana .. Kol, i!nvece, vogliamo che l mezzi Idi proùuzlone e ùl ri·cchezz:.1 ne-cumulati <k:tl,l'lh"!k'lnlt,'t siano u. disposizione di tutte le attivltù umane, ed ,,ffran-c..u·H. Secondo noi, ogni uomo ha d;t og~.i un diritto s11i mezzi cli sv-Jlu.J}J)O C'lle -l'umani.t?L hiù cre-n,to. Xon \"lene, dunqn<', al mondo una· persona uman..1, cleboli~ima e affatto i~nuda .. espo– s.ttl a tutte le opPressioni e n tutti gtf. sfruttamenti; nm UIUJ. r:ierso,na ri,;<'stita '<li un diritto, e ieh e può riYendi– core, per n suo pien o svo1gim\>'Ilto, il mwro u.so dej me,:11,l di •lavOil' O aceunmla.ti <Ù1lla foitlcn umana_ Ogni 1ndivlduo umano li a. diritto al -suo completo nccrescimento. Ifa dunque clirl.tto <ìi v-olere d:i,ll'um.unità tutto ciò che può •secondare il Ruo la,;oro. Hn il diritto di lnvo,mm, di ipro– dui-re. l.'11 c1:e:1:re,senza clw nessuna cntegori.a. di uomini sottometta jJ ;<;un l.u,-oro :1. 1m'rnmra e nd un ~io1!o. FJ poieùè la comnni.t.\ non pnò ~SS!e,urare il ·diritto clel1'indi– Y•iduo d1e m<:'ttendo a. s-ua dLsposizi.one 11 mezzo di pro– durre, così bLwgna che •J.a ,<itessa com1.m1t;;1 sia ri\·e tiu.1, a 1·ignaT (Jo dl questi me.zzi di procluzlone, d'un di1·itto .sovra.no 'Cli ;pro,-;rietì1. Il ::.\ farx e i'Engels, nel JJ,fanifcsto commiista, ha=o affer mato mirabilmente il rjspetto della. vlt•t, H qual.e l' l'es;; ·ew.it ,stessn del comunismo: « Nella ooe<ietà borgllel'e, i1 lavoro ·vjvo non è che un mezzo pP~ ~urnenrt:are il lavoro accumulato nel ca.pit.ale. ::S-el:las-,1 't c-om\misU!, il lavoro accumulato non sarà C'lw• un m ezzo per allargare, arricchi-re e stimol:are la ,'lt.a dei :lf t vorator.ii . cc Ncll:'t società bO irghese,' il passato regnn sul present.e . Nell..1 sooletil c=u.nlsta, il pr0sente regnerà sul ,passa.to >l. .t.nche 1'l Dichiarnzfoll.(> dei clirittJ dell'uomo era stata un·afl'erm.a.z.ione {:elln vita. un riehiamo all.n. vita. Lo R!Yoluzlo~ ,proc.Jamava i dirjtt: dell'uomo vh-enw. Non r'Jconosro,a all'11U1.11lit1t 'I)!lssat..'1. tl'I diritto <li l<'gare l'u– manit..\ pr·eS€'nte. :!'\on riconosceva .1i rmssati servig; de.i !re e d<'i nob"ill il <llr1tto di PI' nIX' sull'm ùa11itù preJ ente e vivente e d-1n rrestarne <lo s-lm1do. Al contrar.io l'nma– nitit "l"ivente afferrnva, 1.>er volgerlo a , Ji:roprio u so, tut- •·to ci òehe il i!Ji:l&;aitom-eva tmmandnt:o di for7,e viw. -L'u– nità francese ,pwparata cfalla l'E\."'lllifa ùivC'ntava, contro 1't re.,,,"'tllltà ste.s.;a, lo . trum0nto dceisho della Rivoluzl011e. Parimente, le grancli f0rze di 'f)roduzione aceumulad:e dn·IJ!:.1. 'borg-hesi.'l dh-ente1·an:no, contro il privilegio capita– lista. lo strumento de<'isivo d<'ll:1 libe.rnzione umana. La vita non abol-isce l1 ,p:nssnto: lo sottomette. Ln Ri– vo1uz,io-neno.n è una rottm"<J., è unn conquista. E quando il_pro~ta.riato :::uvrìt frntto h s-ua conquista. quando 51 co– muni'l.!Do verrà ~n,.<itituitt>,-tutto i:1 htvoro 11ma:no accu– mulato dn se< là formeri'l. sto pt>-.rd iTc, una nn bura be– nl;:,na e ricca, che ~ccoo-!le fin clniUa nascita tutte le per– sone umnne e a,.-:ic-ur,1. loro il µieno YO;l.~iroento .. Dunque. fi•ri nel diritto f'ivoluz!onarfo borghese, 11('11,a Dichi.a-rnione de.i oiritti dell'uomo e dei dir.itti de.l'ln vita, ibliotecaginobianco i> -una ~alltce <li c-ornunis mo. M a questa Jog:ic-n. interna del– l'idea ili <1ir·tto e cli um .. 1n.it ..'t sarchbe 1·imnsta· ineffli:-:1ce e so1rnecclllante s-en_.-a l'a zione vi,;o-rosa clel proletariato. F1in <la'i pr.imi giol'lli del-La 1-tivoluzionc, egli ·interv-iene. Xan ascolt a gli a;;surdi con, igli cli cla8sc di ,coloro d qua-li, come n :: 1-I.ar ,at, gli dirono: «Che fai? r,erehè val a :Pren– dere fa lln stigli a, la quale non ha mai 1'1inch:inso J>role– tal'i nelle .,sue mura?i,. Egli ll1.'.lrcfa; con'<' a,Jl'aSSàlto; decide Ja ·so11te<l.euegrondi gior:ru:tte·; Yola ,alle fronti'ere; salva Ja Ri,o1/n1,ione I dentro e fuO'l'i; diventa una forza necessa.ria e ·rm::cog-liie per l.'l strada :il· premio del su.o i11ce·sn-nte 1.'1.voro.Dl u-n goy'erno sc-midemocrati~ e semi– ·bo.rghe,:.ee.gli f:a: in tre anni, dal 1789 ial 179~. 11D.'l. demo– crazia -rm.r:i, nelln quale talvolt..'l l'azione dei prole.tari è dominante. Nel'lo l'IJJdègnre ht ,propria forza, acqu1stn fidu– da <tisè Rtesso, e finiSC!e col &Te, col Ba•beuf, che, avendo Cl'Elnto unia ,poterum comune, quella. c1ella 1mzlone, de,e se1Tirsè11e l">el' fondare la felicità comune. Così, per- ì'azJone (l.,i ,proletari, il' C'{)mU11ismo cess.'l dii essere una. vaga pecu'J:a;,;i.one filosofica. per divenire 1m pnt•tifu, un..1 forza l'\'h'enle. Cosi, il socialismo sorge diall.n Rivdttizione francei;-;e pC'r -l',1zian1> com:binat,t di due forze:• la forza d.el1'idt>a. del diritto e la forzn dell'azione prole• tarla nascente. ::-{ n è du,nque un'utop"la astratta. Zam– pllla dal punto più -bollente e più effervescente delle ea1de sorgenti del1a T'i1·a mod.<>-rna. l\fa ecco, dopo molte .prove, vittITTie parnla'l:i: e cadute, nonostante •lu clivevsitìt d:ei governi .poli.tic.I, il nuovo ordl- 1i.amento borgl1eRe <:-reato -clalh1 Ri,olu2ii,one vi('ne svol– gendosi. Ecc-o c,he, sotto 1a lti.stornzione, i1 sistema eco– nomiC'O dcJ·J•n. ibo1•ghe!:tia, 1'on<.lra to 1:m li.a concorre11zu i,Ui– mitait.1., oomimci.a. a p.rodm.,1·e l suoi <•ffettl; uccresciillCIIlt:o incon,testab'ile di .1".icche1rna,ma immoralità, frode, ])('r– pebu.a. lotk1, <1-is-o.rcllne ll oppre.11.sione. n lampo di genio del Fou1·ier fu <li conrepiTe cb'e-ra poosibile rimed:1are al <lisord!ine, l'i))umre e ordinare il si.sten1,n sociale senza turb:i re fa p1'0cln1.ip1w delle rice.hezze, ma anzi n"t'cr~– sce11tlo·l.a. Niente ~drole ~tRr<'tàco: 111beroslancio a tutte le f.a.eolti1, a tutl-i gl'istinti. Ln meùeHi.mu a.s-soc-M11..ioue che sopprime.rìL le Cl'isi moltip_licherà le ricchezze ord'i- 11,anll o e c ombinando \i. lavori. In ta•i maniera In sfnmn• ttn·a. d 'a.sc <:'ti•,;mo, onde la Rivolnzione aveva ,potuto adam– brnre il ,- ;o_ci:l'Lismo. s\-andva. FJ il SOC'i.a'lismo, tlopo avere parfecipa-to, coi proletni·i clelln Rivoluzione e·col P>11beuf, a tuti::l la v'Un ri\·oluzion:u•ia, entra ndfrsoo ne'll!u grande correme <lell<' rk-cht'z7,e e <lella produ·zione moderna. Col Fon.rier e rol ~aint-Si mon, si m anifest.'Ì quale forza ca– pa('('. 110-n ùJi. ,sp-ingere inchlet.ro U ca-pitall$mo, ma di -sor– passarlo. Neli'ordine n~10,·o clic qnej grandi ingegni i ntrav ve– dono, la gù.11sti.zhnon f;!ll'il eomprat n a 'Pl'ezzo cl! >l.le g ioie della vita. ·A•l cont.mrio, ,il giusto ol ·g-miamen.to dell e f orze um,~nt' accrescerì1 la forza produttiva . <lli que."1( >. Lo splen. cl.ore delle 1siechczw vorriL signific.are lu vit.torl.a deJ. di– ritto, e la ~ioh snrìt il n:tJ?J!iO cle'U-a ;zl 11sibizia. Il babu– vismo 11011 fn ·ln. negazione deHn. Rh·o lt17,lon<:', ma anZli 'la sun p11Jeazione più_ ,a,rd:ita. Il fm •ie.rl !smo e dl sansimon.1- ,~mo non ,SOJJO IL.'t 11e,g1.17,ionc. la res itrizione de,Ji::,1 vita rnode:-r:in. ma •nrud ,J!a su:n estensione cd e.snltaziooe. Da•ppertutito, ndnnque, e $,'Cmpre iJ socialismo è uno forz~i: vivn 11el s-e-nr;o e néll'auclace corrente <1<:'llnvlta . ll·fa ni ,grandi oo~ni d'{lrmoni.a e <11 rl<'cb<'zza pe-r ;tutti, t1ll<' -gra,ndl conc-ezioui costrntt.iv< > del Fotuier e del Sai11t-. Slruou. J,1.borg-hesi.,1. di Tmigi F ilippo _1·i.,T,011de con uno sfrutt..'lmento <11 classe r11d<loppiat-0. <'On·l'applicazio111e jn– tensini. e ~n en·a111:.(' d.-Jle fòrze operni<', con un'orgia di eroiccssioni.di Stato, <li mOillopoli, di dfridendi e- dì premi·. Sa rC'bbe Rtat o ,per lo meno ingenuo OJ)J)Ol're.l)iù ,a lumgo soirni id.illici ,a t~rnt.o andare frntmmernt_o_ Il Proud!1on rLo;r,osecon l'aspra critica detla j)ropnie-t.ì. delln rendita, d<'ll'aflì.tto. òel profitto: e nncora una. volta ·1t1 ,pn,rol:a. che dove,i..1 e.ssere detta. fu ,pronun?.iata sotto deòtahtra e ,[;otto •l'a,stml im>irru:ione de:Jla vitia. 1\fa ;in qirol modo compire l'opera dJl critica cmi un'o– pe1,1 d'orp:ani7..zaziom.e? Come ,nggruppare in utna wtst.n unli.bì di rombatt.i.mento tutti gli elemelllti S{)('Nt1i che ra potem :a. d-ella. hanco, del monopolio e del ca;pital-e oppri– m~,a o minncefavn? I.I Pro1UU10n oo I-a. CllYò ·al-la le-sto.· d·icendo che l'e-.sercrto de-Ha.democrm:ia sociale era rpoco omog<>neo.che era. m€scolato ll'un iproletnrinto d-i f.nbbri– che alllcora in,s1JffiC(<llte :per numero e: PE"l' fo-rz..-tJ., e d'-lllll!I. piccola :borghes:ln industriale e commercinle. d'un ~rti– g'la:ru1,toche il capiroalismo, accentronùo e nssorbendo, at- e

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