Classe - n. 7 - luglio 1973

primi movimenti di protesta e di lotta del '60-'61, è stato particolarmente duro. L'elaborazione cli una rinnovata ed adeguata linea sindacale si sviluppava nel quadro di una fortissima controffensiva della Fiat, basata sul paternalismo, su concessioni salariali marginali - anche se di una certa entità - sulla pratica delle trattative separate, dei licenziamenti di rappresaglia di massa, della discriminazione operante a fondo nell'azienda, sulla campagna sistematica condotta dalle altre organizzazioni sindacali contro la nostra organizzazione. Il valore di questa linea stava nel non esprimere semplicemente una posizione protestataria, ma nel cercare di prospettare ai lavoratori soluzioni possibili dei loro probl emi nel quadro della dinamica dello sviluppo produttivo in atto alla Fiat e della loro reale condizione operaia ». 11 Relazione radio tenuta da Picco Luigi il giorno 2 marzo 1956. 12 Il citato accordo stabiliva che: « Gli orari di lavoro effettivo in atto per gli operai verranno ridotti per il turno normale, a 46 ore settimanali, per il primo o per il secondo turno a 44 ore e a 40 per il terzo turno ». Si provvedeva a modificare, aumentandoli, i compensi di turno e si istituiva la terza settimana di ferie e se ne sanciva la retribuzione mediante una forma di accantonamento (banca delle ore): a) turni avvicendati - recupero di 4 ore settimanali prolungando di 4 ore l'orario del sabato nella settimana lavorativa dal 4 giugno al 14 settembre; b) turno normale - recupero di 4 ore settimanali ... ecc. Per un'analisi più approfondita dell'orario di lavoro alla Fiat e delle tappe delle sue modificazioni cfr. FIOM-CGIL Commissione Fiat, Problemi rivendicativi: Contrattazione ed effettiva riduzione dell'orario di lavoro per tutte le settimane dell'anno, marzo 1967, ciclostilato. 13 Relazione radio tenuta da Surdo Aldo il giorno 19 giugno 1956. 14 Relazione radio tenuta (manca il nome del relatore) il giorno 27 fel,. braio 1957. 15 Relazione radio tenuta da Surdo Aldo il giorno 19 giugno 1956. 16 Cfr. la stessa relazione, A. Surdo, cit. 17 G. CAROCCI, Inchiesta alla Fiat, Parenti, Firenze 1960, p . 33, pubblica una tabella che indica le differenze tra il guadagno medio di un manovale specializzato di 3a categoria della Fiat diJettamente collegato alla produzione e i minimi contrattuali. Da essa si desume che le voci « aziendali » significavano per l'operaio FIAT una maggiorazione dell'84% rispetto ai minimi contrattuali (dati riferiti al 1959). 18 Relazione radio tenuta da Bianchi il giorno 20 novembre 1957. 19 Relazione radio tenuta da Surdo Aldo il giorno 13 settembre 1957. "' Relazione radio tenuta da Picco Luigi il giorno 31 gennaio 1957. 21 Fu questa un'iniziativa anticipatrice che la FIOM torinese prese autonomamente, in quanto la FIOM nazionale non aveva ancora preso iniziative del genere e procedeva cautamente su questa strada. Il Comitato centrale della FIOM, riunit o il 14 e 15 dicembre a Bologna, cioè una settimana dopo l'iniziativa presa a Torino, si chiedeva infatti se essa era valida solo per il cal)(r luogo torinese, o se dovesse essere estesa anche ad altre aziende, e ancora se non .rappresentasse un pericoloso cedimento al fenomeno dell'aziendalismo. Su questi problemi cfr. La. Cgil e la contrattazione integrativa aziendale, in « Tempi moderni», n. 1, aprile-giugno 1960, p. 120. 22 FIOM-Torino , Prospettive di sviluppo dell'azione operaia alla Fiat, gennaio 1962, ciclostilato, p. 7. 23 Cfr. S. GARAVINI, L'oderna condizione operaia alla Fiat e la proposta di prolungamento dell'orario, in « Rassegna sindacale•• n. 89, 1961, pp . 19091918. " Cfr. R. ALQUATI, Documenti sulla lotta di classe alla Fiat (relazione tenuta al Convegno del PSI sulla Fiat - gennaio 1961), in • Quaderni rossi•• n. 1, pp. 198-240. Biblioteca Gino Bianco 383

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