In quanto ai problemi più importanti, poi, l'accordo stabiliva eoltanto che essi sarebbero stati esaminati in tempi successivi congiuntamente con la Commissione interna e eventualmente, in una ulteriore sede, con le organizzazioni sindacali provinciali. Non ripetiamo il discorso che abbiamo già fatto sul valore dei diritti formali, ma vogliamo soltanto anticipare ~he, con la fine degli scioperi e con il ritorno a un rapporto di forza nettamente favorevole all'azienda, questi impegni di esaminare una serie di problemi di fabbrica avrebbero permesso alla FIAT di invischiare i sindacati in estenuanti trattative che avrebbero impedito un'azione tendente a promuovere delle lotte aziendali. Subito dopo la firma di questo accordo alla FIAT, anche !'Oli - vetti seguiva la stessa strada, e ciò voleva dire che mancavano ormai, a sostegno della trattativa con la Confindustria, le situazioni che avrebbero potuto dare maggior forza alle organizzazioni sindacali. Ciò permise all'organizzazione padronale, espressione della destra industriale, di protrarre per mesi e mesi l'effettiva apertura di un dialogo con la controparte; quando poi questo dialogo fu aperto e si iniziarono delle vere e proprie trattative, queste dimostrarono che la grande importanza data alla rottura del fronte padronale era frutto di una valutazione sbagliata, e che in sostanza gli accordi Intersind, FIAT, Olivetti avevano fatto soltanto da battistrada per l' attuaz ione di una linea che anche la Confindustria era disposta in ultima analisi ad accettare. Diciamo in ultima analisi, in quanto la Confindustria si era, durante tutto il periodo della lotta contrattuale, prospettata la possibilità di due diverse soluzioni : una era quella che, passando att raverso il prolungamento delle tratta - tive, tentava di provocare la fine della resistenza operaia e di conseguenza la capitolazione dei sindacati; l'altra invece era quella che poi si verificò, di seguire la strada tracciata dalle aziende di Stato. Abbiamo fin qui affermato che i risultati della lott a contrattuale consistettero nel riconoscimento del diritto del sindacato a contrattare · a diversi livelli, ma dobbiamo ora vedere che cosa poi il contratto, sia per quello che riguarda le aziende di Stato sia per quello che riguarda le aziende private, aveva dato il diritto di contrattare. Il contratto del '63 affermava il diritto a contrattare il premio di produzione in ogni azienda, riconosceva al sindacato il diritto di essere informato sul sistema di cottimo in atto nelle aziende e a negoziare quelli di nuove posizioni; affermava inoltre il diritto a negoziare l'introduzione eventuale di sistemi di classificazione del Biblioteca Gino Bianco 377
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