Classe - n. 7 - luglio 1973

nicamente alle realtà specifiche, ma doveva in esse t rovare continuamente il punto di riferimento . Il punto di partenza o di rifetimento è quindi setnpre la squadra, il reparto. :Il di Il che parte la reale conoscenza della condizione operaia, è Il che può avvenire l'elaborazione con i lavoratori dei temi rivendicativi che devono essere collegati agli altri reparti con analoghe caratteristiche di produzione. :Il dal gruppo omogeneo di base (squadra, reparto) che nasce la component e decisiva per la definizione della piattaforma di rivendicazione, è dall'insieme delle elaborazioni locali che viene la ricomposizione della piattaforma generale 31• Se questo è il metodo di lavoro giusto da applicare, diventa allora necessario rompere, anche per quello che riguarda le elezioni di CI, con l'orientament o tradi zionale che ne ha sempre fatto un semplice momento di propaganda. Cosl la FIOM , in occasione delle elezioni di CI del '61 , chiede « un voto di lotta», un voto cioè che deve valere come impegno dell 'operaio ad organizzare la lotta sul posto di lavoro; il voto come tale non può risolvere la situazione, e quindi è necessario che siano gli operai stessi, superate le diffidenze, ad organizzarsi in modo unitario alla base vincendo le illusioni di una possibile convergenza di vertice dei sindacati. Il successo elettorale della FIOM 32 , il primo dopo la crisi del '55, prova che la strada scelta ed indicata coincide con quelle che sono le tendenze in atto nei settori più vivi delle maestranze FIAT; nello stesso tempo viene impostato anche il lavoro metodico di contatti con gli operai, grazie anche alla collaborazione di militanti di partito che si associano al lavoro svolto dalla FIOM , e si cominciano ad inviduare delle situazioni in cui sembra che esistano dei presupposti per un'azione di lotta. Sono questi i cosiddetti « focolai di lotta», e su di essi si concentra tutta l'attenzione dell'organizzazione, che tenta di farli diventare dei punti di riferimen to e di esempio per tutti gli altri lavoratori. Non si riusci tuttavia a fare di questi « focolai » dei veri e propri gruppi organizzati capaci di fare delle precise scelte rivendicative ed in grado di fornire agli altri operai una dimostrazione del discorso che soltanto con la lott a era possibile mutare le condizioni di lavoro. In realtà la stessa FIOM ammetterà più tardi che in sostanza i « focolai » non erano stati delle lotte coscienti e tendenti ad affermare l'esigenza di contrattare tutti gli elementi del rapporto di lavoro, ma erano stati solo espressione di una protesta e una ribellione alla condizione operaia imposta dalla Direzione, che aveva trovato nello specifico fatto locale l'elemento che 369 Biblioteca Gino Bianco

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