Classe - n. 7 - luglio 1973

del ricatto fondamentale del paternalismo e della discriminazione sia per quanto riguarda la stabilità del lavoro sia per quanto riguarda le clilferenze salariali; 7) del fatto cbe tale logoramento è soprattutto sensibile per le forze più dinamiche della classe operaia e degli stessi impiegati, cioè per le nuove generazioni 22 • D'altra parte, l'insegnamento che veniva dalla constatazione che la generale avanzata delle condizioni di lavoro e di vita degli operai delle altre aziende era avvenuta attraverso una vigorosa ripresa dell'autonoma azione operaia era raccolto da una maestranza operaia Fiat giovane, assunta negli ultimi anni, alla quale il ricatto della condizione operaia nella produzione veniva imposto non nei termini di una grande sconfitta politica, con le inevitabili conseguenze soggettive per il gruppo operaio che l 'ha subita, ma in termini oggettivi, di una realtà della quale entra a far parte senza essere stata la protagonista della sua determinazione nella fabbrica 23 • Bisogna tenere inoltre presente che questi operai, immessi massicciamente in fabbrica nel periodo '58-'59, erano in maggioranza giovani, in base al criterio di assunzione della FIAT , che preferiva mano d'opera di primo impiego, la quale più facilmente degli operai provenienti da anni di lavoro in altre aziende, avrebbe accettato il tipo di produzione basata sulla parcellarità, sulla ripeti zione di movimenti uguali e sulle completa separazione di lavoro esecutivo e lavoro creativo. Son queste nuove forze che nel giro di 2 o 3 anni capovolgono il loro atteggiamento nei confronti dell'azienda, atteggiamento che diventa oppositivo attraverso il crollo successivo di una serie di miti. Esiste a questo proposito un 'interessante analisi di Romano Alquati, che, attraverso colloqui con membri di CI e giovani operai FIAT, cerca di individuare le tappe di questo crollo e il suo significato politico 24 • • Bisogna intanto avere present e che la FIAT nell'assunzione e nella formazione delle maestranze, tiene ben distinti 3 livelli che coincidono solo formalmente con le categorie, e che sono: a) la massa degli addetti macchina o montaggio di terza categoria che non fruisce di alcun corso di qualificazione; b) gli operai qualificati che l'azienda forma secondo le sue esigenze con corsi professionali di 6 mesi, e infine e) i tecnici di tipo nuovo, i famosi operai « polivalenti», che la FIAT forma direttamente alla scuola FIAT, che dura tre anni. L'elemento che accomuna questi tre livelli, e che si può considerare il fattore principale che porta ad assumere un atteggiamento Biblioteca Gino Bianco 363

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