lavoratori e la Direzione, il numero di lavoratori che devono essere addetti ad ogni gruppo di lavorazione, la quantità di produzione che deve essereeseguira e il corrispondente guadagno di cottimo. Per comprendere l'importanza di questa rivendicazione, basta riferirsi al lavoro delle linee. Qui il lavoro manuale dell'operaio è ancora - malgrado tutti i miglioramenti tecnici che possono essere intervenuti - l'elemento assolutamente determinante, perché ogni singolo lavoratore non ha la possibilità, pur avendo un tempo individuale, di poter decidere sul suo ritmo di lavoro durante la giornata, ma è costretto a mantenere il ritmo imposto dalla linea, dalla catena di lavorazione, ritmo che è determinato- ripetiamo - unicamentedalla Direzione [ ... ] per questo noi sostenemmo con forza la rivendicazione che i ritmi di lavoro e i tempi siano preventivamente contrattati tra Direzione e CI; deve essere cioè stabilito chiaramente che nel corso della giornata lavorativa, ad esempio, dalla linea della 600 dell'officina 20 debbono uscire tante macchine, con tanti operai occupati nella linea, con tanto di guadagno di cottimo e, rivendicazione non secondaria, con un certo numero di lavoratori che devono garantire sempre, malgrado le assenze, l'organico previsto 14 • Per tutti questi moti vi non è più possibile per l'operaio una soluzione individuale al problema dei tempi di lavoro, ma è necessario che i lavoratori siano coscienti che la soluzione di un problema cosl importante, come quello della contrattazione dei tempi e dei ritmi di lavoro può avere soluzione solo in quanto si stabilisce, in primo luogo nei reparti, la necessaria unità di tutti gli operai 15. Per ricostituire questa unità non possono bastare gli appelli ad un regolare funzionamento della CI nel suo complesso, che pure vengono ripetuti fino allo esaurimento in quasi tutte le relazioni, ma deve essere fatto, secondo la FIOM e i suoi membri di CI, un possente lavoro di collegamento con i grupp i operai quali sono - costituiti dall'organizzazione in squadre o reparti 16 • I1 terzo elemento rivendicativo impostato dalla FIOM in questi anni fu quello salariale, che riguardava tutt a la parte del salario determinata da fattori di natura aziendale, fattori che costituivano circa il 50% della retribuzione dell'operaio FIAT rispetto a quello della grande e media industria cittadina 17 • Già questo solo dato dice quali difficoltà incontrasse la FIOM nel momento in cui tentava di impostare un organico discorso sul salario che potesse battere la strateg ia padronale basata sulla concessione unilaterale di aumenti (perché in realtà di concessioni si trattava, anche se si impostava talvolta una fittizia trattativa con la CISL e con la UIL), e sulla elargizione di un « premio di collaborazione », la cui concessione risale alla fine del '53. La FIOM propose che il premio fosse tramutato nell'istituzione del diritto alla 14" 358 Biblioteca Gino Bianco
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