organo liberamente eletto in rappresentanza dei lavoratori e come tale ha sempre agito anche nell'ambito della riorganizzazione sociale e amministrativa del paese stesso » 92 • Non si sa precisamente di che compiti si trattasse né quali fossero le specifiche mansioni della Commissione. Di certo, se si occupava anche della riorganizzazione del paese, è facile arguire come fosse lo stesso Marzotto a servirsi · di quest'organo, costretto com'era dalle circostanze a limitare o mascherare almeno per il momento, la sua attività di amministratore unico della comunità oltre che della fabbrica. Ma altri organi nascono, con finalità più precise e cosl la Commissione si deve limitare alle incombenze affidatele dalla legge. Il « Bollettino » a questo punto si premura di specificare ai lavoratori che non devono più aspettarsi miracoli dalla CI; non devono sopravvalutarne i poteri, perché ciò « può portare a delle delusioni e conseguente sfiducia in un organo interno che invece, possiamo ben dirlo senza modestia, ha realizzato notevoli vantaggi morali ed economici e sarà sempre un'ottima istituzione a garanzia e difesa dei lavoratori »; ciò nonostante « non si deve considerare la Commissione onnipotente » soprattutto perché bisogna sempre tener presente (magari mascherate come forme di salvaguardia degli influssi operai) le maggiori esigenze di carattere economico della ditta 93 • E non solo le esigenze produttive vengono rispettate come esigenze di « tutti » (operai e padrone), ma addirittura si cerca di avallare l'opera di espansione di Marzotto prospettandola anzi come meritoria preoccupazione padronale nei confronti dei disoccupati 94 • Ma altri più ingrati problemi si presentano alla Commissione, di licenziare i « benest anti » e i lavoratori che hanno raggiunto i li- • miti di età. Ancora il compito si presenta di non facile soluzione, sia perché « nella nostra zona non abbondano i grandi proprietari [e] perché diflicile è valutare quando uno viene considerato benestante », sia perché non è ancora risolto il problema delle « attuali magrissime pensioni » a causa delle quali « dopo 50 e più anni di servizio [ ...] questi nostri bravi ed operosi compagni avrebbero appena di che pagarsi il pane ». In compenso però, la Commissione, a cui v~ngono affidate le funzioni riparatorie delle meschine mancanze padronali, « cercherà di risolvere nella forma migliore e più umana, anche questo problema, sempre con la ·visione di venire incontro quanto più è possibile ai lavoratori della nostra grande fa. miglia » 95 • Ma la posizione di equilibrio, se non proprio di ambiguità, della CI viene individuata da più parti e denunciata. Nulla vale però a 344 Biblioteca Gino Bianco
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