Classe - n. 7 - luglio 1973

vere o meno « una Commissione di operai di ogni stabilimento unita ad un membro dell'attuale Commissione » 76 , non poteva che confermare l'attuale stato di confusione, preludio alla sconfitta. Alla sera presso la Federazione delle Arti meccaniche si tenne, in relazione alla comunicazione fatta dal Motuzzi all'Arena, una riunione dei rappresentanti degli stabilimenti in sciopero e della Commissione, che decise di eleggere altri due operai per ogni officina, quali membri della Commissione mista per le successive tr attative. 8 settembre. - I principali industriali (Breda, Grondona, Miani, Siiffert ecc.) in una riunione al « Restaurant Guffanti » smentirono la notizia data dal Moruzzi e sostennero di essersi incontrati per decidere se tenere aperti o chiusi gli stabilimenti a partire dall 'indomani. Dopo una interruzione, dovuta ad un invito del Breda in prefettura, le deliberazioni antecedenti vennero mantenute per cui si riservarono di aprire gli stabilimenti allorché fossero sicuri della ripresa del lavoro 77 • Nell 'ottavo comizio, la presentazione da parte degli operai Antonio Turati e Zanella di una proposta « di ritornare al lavoro » abbinata a quella di creare commissioni composte di soli operai che si sarebbero dovute recare nei vari stabilimenti « a parlare con gli industriali », venne ripresa dall'ordine del giorno del consigliere provinciale Bertini nel quale si prendeva atto che « nelle attuali condizioni lo sciopero si è reso insostenibile e che per generalizzarlo mancano gli elementi primi ». Si invitava pertanto a « dare l'incarico alle rappresentanze operaie dei singoli stabilimenti » di trattare la ripresa del lavoro a condizione che « tutti gli operai usciti dagli stabilimenti abbiano a rientrarvi » 78 • Anche se questo ordine del giorno sostenuto da Turati 79 , Gnocchi Viani e Croce venne bocciato dall'assemblea, la quale preferl attendere l'esito degli incontri delle Commissioni operaie prima di considerare terminata l 'agitazione, la parabola discendente della lotta poteva dirsi quasi conclusa. Le stesse forze politiche che avevano sostenuto lo sciopero, avevano decisçi « realisticamente » di chiudere. 9 settembre. - Negli incontri intercorsi tra Commissioni operaie e industriali, questi ultimi non mutarono il loro atteggiamento: le eccezioni furono poche ed in stabilimenti di scarsa importanza. Il nono comizio, nonostante un'ultima votazione a favore della continuazione dell'agitazione, sanzionò la sconfitta operaia anche per 295 Biblioteca Gino Bianco

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