Classe - n. 7 - luglio 1973

2. L'organiu.azione operaia: la « Federazione di miglioramento fr11 le arti meccaniche ». Se l'industria meccanica aveva raggiunto a Milano, attorno al 1890, un certo sviluppo, almeno in alcuni settori pilota, cosl non poteva dirsi dell'organizzazione operaia di mestiere. Negli anni di prosperità del settore dal 1885 al 1888, durante i quali si era verificato un consistente aumento numerico degli addetti, concentrati entro l 'ambito cittadino in un numero relativamente basso di aziende , non si era avvertito da parte dei lavoratori la necessità della creazione cli un organismo capace, per mezzi e finalità, di tutelare · i loro diritti e portare avanti le loro rivendicazioni nei momenti difficili. Dal 1862 esisteva la Società mutua Archimede che però raccoglieva altre categorie di lavorato ri 10 • Un tent ativo più efficace di organizzazione si ebbe soltanto con la nascita della Federazione di miglioramento fra le arti meccaniche, affratellata al Fascio dei lavorat ori 11 , che avvenne nei primi mesi del 1889 12 • Infatti da uno stampato dell'As sociazione stessa, non datato, ma attribuibile ai primi mesi del 1890 , risulta che la Federazione Meccanica cli Milano era « sorta un anno fa per iniziativa cli un gruppo di buoni e volonterosi compagni ed ora conta[ va] 750 soci» 13 • « Fondatore,. 14 e membro più autorevo le della Federazione era considerato Emidio Brando, militante nel Partito operaio italiano che godeva di molta influenza sugli altri componenti del Comitato direttivo 15 • Durante la crisi del 1890 la Federazione, attraverso una sua Commissione, era intervenuta con iniziative quali incontri con autor ità governative 16 e locali per cercare di risolvere i problemi che tr avagliavano l'industria meccanica. Riunioni e meetings dei meccanici disoccupati erano stati organizzati nella sede della Federazione, nel salone della Dogana Vecchia e alla « Cannobiana ». Si erano raccolti e distribuiti sussidi. Coerenetmente con le proprie finalità, miranti ad un esclusivo miglioramento della categoria 17 , la Federazione aveva assunto posizioni di tipo corporativo che la spingevano a vedere nel governo e nelle società ferroviarie le uniche responsabili della condizione miserevole dell'industria meccanica 18 , sfumando, nella comune difesa del settore in crisi, le pesanti responsabilità degli industriali. Non erano mancate tuttavia, sotto la pressione degli operai disoccupati, prese di posizione più decise quali quelle espresse nell 'ordine del 280 Biblioteca Gino Bianco

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