1 industriali raccolte dal Sabbatini negli anni 1890-92 6 , le aziende meccaniche erano 339 ed i lavoratori in esse impiegati 11.547. L'industria meccanica, che era prima per il numero degli stabilimenti e terza per quello degli addetti, era accentrata quasi esclusivamente nel comune di Milano ove infatti si potevano contare 26, opifici e 9 .209 lavoratori 7 • Al suo interno vi erano dei settori che si distinguevano tanto per l'importanza delle imprese che vi operavano quanto per il numero degli addetti. Limitatamente agli stabilimenti della città si può comporre il seguente grafico 1 : settori meccaniciconsiderati n. di opifici n. di lavoratori 1° Gruppo costruzioni di locomotive e carri da ferrovia e da tramvia . ' 2.1,0 20 Gruppo costruzioni di caldaie a vapore, motori a vapore, 1l gas, idraulici . 8 69, 3° Gruppo costruzioni di macchine da cucire 1 116 4° Gruppo costruizoni di apparecchida illuminazione e riscaldamento 19 1.2,4 Totale 33 4.71, Il primo gruppo era certamente il più importante. Da solo raggruppava circa un terzo dei lavoratori impiegati nell 'industria mcccanica. I 5 stabilimenti, indicati in ordine di importanza, erano: « Ditta Breda e C.» (Elvetica) (locomotive ed in via accessoria caldaie, motori e carri ferroviari. Fonderia annessa); « Miani e Sii- • vestri e C. » (locomotive, motori, caldaie a vapore, vagoni e carri da ferrovia; costruzioni metalliche in genere. Fonderia annessa); « F.lli Invitti e C. » (vagoni e carri per ferrovia; costruzioni in ferro: ponti, travate, tettoie ecc.); « Grondona F. e C. » (vagoni, carri per ferrovia e tramvia); « Officina Società Anonima Omnibus ,. (carri da tramvia). Nel secondo gruppo potevano considerarsi di notevole rilcvanza: « Larini e Nathan e C. » ( costruzioni in ferro, caldaie e motori a vapore. Fonderia annessa>, « Siiffert Edoardo e C. » (caldaie a va278 Biblioteca Gino Bianco
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