Classe - n. 7 - luglio 1973

Il 27 marzo i « privati » raggiungono una ipotesi di accordo complessivo. Del nostro contratto non si sa più niente; sono in programma vari incontri con Coppo per definire i punti in sospeso, ma sono sempre rimandati all'ultimo momento. Volantino di denuncia dell'Esecutivo e invito ai lavoratori a riprendere la lotta. Assemblea retribuita; Pastorino della FIOM nazidnale illustra di nuovo i punti principali della ipotesi di accordo, lascia capire che andremo alla firma anche se non verranno ritirati i provvedimenti disciplinari. Fischiatissimo quando dice che le 4 settimane di ferie incominceranno nel '75 (da questa assemblea salta anche fuori infatti la novità che le 4 settimane per tutti saranno effettive solo nel '75). Il 10 aprile sciopero di un'ora e mezza con assemblee nei reparti. Alla «Gruppi» l'assemblea è tenuta da Pecorari dell'Esecutivo, partecipazione molto bassa; al «Montagg io» non si fermano, battono con i martelli sui pezzi e fischiano i vari interventi. Dopo tre quarti d'ora l'assemblea si scioglie. Il giorno dopo manifestazione davanti la Sii-Siemens sulla repressione nelle aziende a partecipazione statale. Intervento dei due segretari nazionali Trentin e Camiti. Ancora giudizio positivo sul contratto fumato dai « privati » che viene posto a modello anche per noi delle partecipazioni statali. Denuncia della repressione, che tende a colpire il diritto di sciopero, portata avanti in modo particolare nelle aziende pubbliche. Dicono però che questa pregiudiziale viene ora lasciata cadere nel contratto, in vista di una sua ripresa a settembre in un movimento più generale. Riferimento anche alla repressione nelle scuole contro il Movimento Studentesco. Vengono approvate le decisioni in appoggio prese dall'FLM provinciale accettate in seguito da tutta la Federazione; si invitano poi le Confederazioni ad indire uno sciopero di solidarietà con il Movimento Studentesco. · Il 12 aprile il poliziotto Marino è ucciso dai fascisti a Milano. Il 13 l'ora e mezza di sciopero in programma viene trasformata in sciopero antifascista. Diverse assemblee molto sentite. Del contratto non si sa più niente; la firma dipende da Coppo che ora è in Polonia. Indiscrezioni parlano di una garanzia del ministro sui punti in sospeso, che sarebbero equiparati a quelli del contratto dei « privati ». Sui provvedimenti disciplinari però netta chiusura da parte dell'lnter sind. Alfa Romeo del Portello, fine aprile 1973. 275 Biblioteca Gino Bianco

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