blea inizia alle 9 e si protrae per tutta la giornata. Un'ora prima, alle 8, riunione in Esecutivo di delegati e attivisti per organizzare il controllo alle portinerie. Operai presidiano e bloccano con carrelli e cestoni gli ingressi ai reparti per evitare provocazioni (l'assemblea doveva svolgersi in mensa). Altri gruppi operai-impiegati organizzano cortei interni molto minuziosi per contr ollare il crumiraggio. Un capo dell'ufficio personale ci accusa di fascismo perché gli vietiamo la libertà di fare il crumiro. Un particolare. Alle portinerie non vengono tolte le « guardie » (forse per ordine della Direzione e forse anche perché i sindacati non si sono imposti). Il Tiboni apre l' assemblea, illustra la situazione delle trattative, riconferma la posizione dell'FLM, parla dei gravi fatti dell'Alfa attraverso i quali l'azienda vuole portare in tribunale la forma di sciopero caratterizzata dai cortei int erni, pensando di avere una sentenza favorevole dato l'attac co contro i magistrati democratici (cita casi di quei giorni). Interven gono esponenti dei partiti politici, del PCI , del PSI , del PdUP che portano Ì'appoggio alla lotta contrattuale e la solidarietà con gli arrestati. Si inseriscono nella discussione anche alcuni dei gruppi presenti all'Alfa. Il pomeriggio Tiboni ripete l 'intervento del mattino per gli operai del secondo turno; partecipano anche Dario Fo ed altri. È presente, ma non interviene, Rachele Torri, zia di Pietro Valpreda. Il pomeriggio inoltre c'è anche una delegazione della Sir-Siemens. Una delegata prende la parola portando la solidarietà della sua fabbrica e ricordando la repressione in att o da loro che ha portato alla denuncia dell'intero CdF. Il giorno dopo sui muri interni dei reparti ci sono scritte come « Betti fascista » , « Fuori Calandra dentro Betti », « Quattro settimane subito», « Passaggio automatico al 3° livello», « Vogliamo tutt a la piattaforma ». Alcuni giorni dopo l'assemblea, manifestazione di zona davanti alla filiale Fiat in appoggio agli operai che sono in difficoltà a portare avanti gli scioperi per il crumiraggio degli impiegati; intervento di Pio Galli, segretario nazionale dell'FLM. Mobilitazione contro la visita di Andreotti a Milano che doveva ve~ire ad inaugurare la 3M di Segrate, fabbrica a capitale americano. Mobilitazione sentitissima in fabbrica, anche gli studenti si stavano muovendo. Si deve forse a questo se all'ultimo Andreotti rinuncia. Sempre in questo periodo, incontro tra Direzione e alcuni membri dell'Esecutivo di Milano e Arese per decidere come dovevano 271 Biblioteca Gino Bianco
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