cazioni. Gruppi di compagni girano per i negozi, gli uffici e per le case della zona a distribuire volantini sulle ragioni della manifestazione e della lotta e invitano la popolazione alla solidarietà. Anche in fabbrica la sottoscrizione è molto attiva, e tocca gente (impiegati e dirigenti) solitamente noti per la loro scarsa sensibilità nei confronti delle lotte e dell'azione sindacale. Vi è inoltre una manifestazione al centro direzionale, l'Alfa partecipa con una grossa rappresentanza, per sostenere la lotta che gli impiegati di numerose sedi conducono da tre mesi in situazioni difficili. Comizio di Giorgio Benvenuto, molto duro nei confronti degli impiegati che non scioperano, li chiama « crumiri » e questo impressiona molto gli operai. Parentesi. In varie linee viene festeggiata la fine della guerra nel Vietnam. Dopo una incursione compiuta il 15 gennaio da un « nucleo armato» (cosl si definisce) nella sede in via Bigli dell'Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, durante la quale sarebbero stati sequestrati documenti ed elenchi, appaiono su alcune linee volantini fumati dalle « Brigate rosse » che spiegano e giustificano il fatto, invitando i lavoratori a rispondere con la « violenza proletaria » ai « fascisti in camicia bianca dell'Alfa, della Sit-Siemens, della Marelli ecc. » organizzati dall'Unione. Nel mese di gennaio c'erano stati due riunioni della CdF per discutere le decisioni prese dal Consiglio generale dell'FLM riunito ad Ariccia il 9-10 gennaio. Nei primi giorni di febbraio viene tenuta da Tiboni un'assemblea generale durante l'orario di sciopero. Oltre al punto d'obbligo sull'andamento delle trattative con l'Intersind, viene illustrato il significato che assumerà in questo contesto la manifestazione dei metaltneccanici a Roma indetta per il 9. Invito ai lavoratori a superare le ultime incertezze e dare la propria adesione per la sua riuscita politica e organizzativa. Nei giorni che precedono il 9, intenso volantinaggio dei gruppi davanti ai cancelli. Tra i compagni che non partono per Roma viene organizzato un picchetto per i giorni di venerdl e sabato. Il ritorno in fabbrica dei partecipanti alla manifestazione è salutato con una calda accoglienza: come è andata, quanti eravate, c'erano i fascisti, commento dei giornali e spazio dedicato dalla TV, che impressione avremo fatto su Coppo e i padroni, abbiamo dimostrato la nostra forza e di essere in grado di resistere un minuto in più di loro. Il 12, lunedl, assemblea generale in mattinata con G. Benve267 Biblioteca Gino Bianco
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