~ornalieri, cumulando le ore in un determinato giorno che di solito è il venerdl. Verso le 6,30 del mattino del 30 dicembre, un discreto numero di operai è davanti alla portineria; più tardi vi è l'intervento della polizia, ormai sempre presente a queste manifestazioni, che sfonda il picchetto; scontri verbali tra alcuni membri dell'Esecutivo da una parte e « capetti » e crumiri dall'altra. Un « capo responsabile » (posizione intermedia tra i « capetti », cioè capilinea, e il dirigente .di reparto) passa il picchetto facendosi accompagnare in fabbrica dalla PS. Calci negli stinchi e colpi nelle reni. Il picchetto riesce; la PS grida « chi vuole entrare entri », ma sono pochi i crumiri, anche perché la sola sua presenza incazza gli operai. Un volantino dell'Esecutivo denunciava al disprezzo il comportamento del Gornati, il capo responsabile, e invitava gli operai a rendere pubblico il nome dei crumiri. Nei primi giorni di gennaio si discute sulle linee dell'inventario che è saltato per la risposta degli operai. Un capetto fa osservare che su una linea del reparto « Gruppi » su 19 operai sono pre• senti solo 9. Diversi infatti per evitare la perdita di ore per gli scioperi si mettono in malattia. Il capetto ci fa osservare che « se abbiamo dei diritti dobbiamo avere anche dei doveri»; anche gli ope rai sono incazzati, ma per ragioni opposte, e li trattano come crumiri che sfruttano il lavoro e la lotta dei compagni. Il mese di gennaio inizio della massima articolazione, con scioperi a scacchiera di mezz'ora articolati per reparto. Questa forma di sciopero caratterizzerà ormai tutta la lotta contrattuale senza però arrivare all'articolazione per linea e per quarti d'ora come nel "69, e senza usare le mezz'ore per uscire nelle strade a bloccare il tra.flico e discutere con la popolazione. Gli impiegati però sono esclusi dallo sciopero a scacchiera per ragioni tecniche; per loro varrà ancora l'ora e mezza con il corteo interno. Il 17 gennaio il Consiglio di fabbrica respinge l'atto repressivo per « sciopero illegittimo » contro 22 elettricisti di Arese, che erano stati denunciati alla magistratura dalla Direzione per « aver abbassato la manetta », cioè per aver tolto la corrente durante Io scio- ·pero. È il primo grave atto repressivo, al quale poi seguiranno altri, che va oltre le lettere di ammonizione e i giorni di sospensione. Dal 9 gennaio manifestazioni esterne. Sciopero di tre ore all'Alfa e in tutte le fabbriche della zona per partecipare alla manifestazione per la « Moneta », fabbrica di utensileria per cucina e che occupa circa 370 dipendenti. La Direzione aveva proposto al Consiglio di 265 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==