modo: le ore vengono utilizzate interamente ma alternando interruzioni a manifestazioni esterne, a assemblee e a uscite anticipate. Il 14 novembre viene effettuata una riuscita manifestazione di zona davanti alla fìliale della Lancia per protestare contro il licenziamento di un rappresentante sindacale. In fabbrica discussione sulle decisioni dell'Esecutivo e su come gestire le ore e le forme dello sciopero. Sostanzialmente le decisioni dell'Esecutivo vengono accettate, però ricorre spesso il riferimento alle forme di lotta più decise e più ricche del '69: scioperi a scacchiera sempre più articolati; uscite spontanee per bloccare viale Certosa e il sovrappasso di viale Serra, per prendere contatto diretto con la popolazione e rompere l'isolamento in cui, a livello di informazione, anche allora erano tenute le lotte; per arrivare nel '71-'72 al blocco delle portinerie e dei prodotti finiti e alla occupazione simbolica della fabbrica per circa 24 ore. Il 16 novembre partono per la prima volta i cortei interni verso gli uffici per trascinare gli impiegati nello sciopero. In testa al corteo un compagno dell'Esecutivo, fischietti, grida di « lupi lupi fuori! », invasione degli uffici, discussioni, battibecchi, i più riottosi spinti fuori seduti sulle sedie a rotelle. Le « guardie » seguono il corteo e segnano sul taccuino i nomi dei più decisi per le lettere di ammonizione. Canti di « Bandiera rossa » nei runnel che collegano la zona Nord con quella Sud della fabbrica. La decisione di riprendere i cortei interni è stata presa in una assemblea durante uno sciopero interno. Le parole di Tiboni, responsabile di zona della FIM-CISL, « è ora che si riprenda quella buona abirudine dei cortei interni per convincere gli impiegati a scioperare come voi », sono accolte da una acclamazione generale da parte degli operai. L'assemblea finisce ll, e tutti scendiamo giù negli uffici a spiegare le ragioni dello sciopero: diversità della condizione operaia e della condizione impiegatizia per ambiente e gravosità di lavoro; per gli impiegati niente cottimo, niente controllo diretto sul lavoro, niente nocività, niente rumorosità, migliore trattamento normativo e retributivo ecc. Non tutti gli impiegati e tecnici però sono su posizioni corJlOrative,c'è un gruppo che partecipa alle assemblee e che porta avanti negli uffici un discorso o di sindacalizzazioneo di classe, i più politicizzati. Il 17 novembre era preventivata una manifestazione unitaria FLM e Movimento Studentesco davanti le scuole della zona, che però salta per l'opposizione della FIOM. Le motivazioni addotte erano: il pericolo di un intervento dei fascisti e della polizia e Biblioteca Gino Bianco 259
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