Classe - n. 7 - luglio 1973

cioè la possibilità di introdurre treni di macchine sull'abbinamento di funzioni (vedi ritorcitura e filatura); e) sviluppa il settore tessitura a maglia dandogli un respiro autonomo e attuando l'intero processo produttivo nello stabilimento di Dueville, che vede perciò cambiare la sua funzione, che prima era del tutto marginale rispetto all'intero ciclo (la produzione dovrebbe aumentare del 300% ). L'altro dato estremamente importante è la richiesta di utilizzazione degli impianti per 280 all'anno su 24 ore giornaliere piene, senza cioè fermare le macchine nella mezz'ora di intervallo che sarebbe ugualmente goduta dai dipendenti a rotazione, per i reparti filatura e tessitura con la possibilità però di attuarla anche per gli altri nei momenti di punta 5 • Va da sé che la realizzazione di questo piano comporta la richiesta di qualità specifiche della forzalavoro: la « disponibilità » e la mobilità come aspetto particolare della prima. Vi è infatti un'escalation da parte dell 'azienda nell'uso dei trasferimenti: da semplice arma di attacco ai livelli occupazionali, essi si sono trasformati in strumento politico per dividere e scomporre la forza-lavoro e renderla funzionale al proprio disegno complessivo di riorganizzazione, fino a farli diventare un fatto istituzionalizzato e generalizzato, dunque una qualità specifica che vien resa « obiettiva » dalla necessità « tecnica » •. La richiesta di « disponibilità » della forza-lavoro diviene esplicita nella proposta di pieno utilizzo degli impianti attraverso una turnazione su sei giorni alla settimana e lo scorrimento del secondo riposo settimanale per gruppi, in modo che « dopo quattro settimane il singolo lavoratore avrà un sabato ed una domenica collegati ed una domenica ed un lunedl collegati » 7 , per i reparti di filatura e tessitura. Nel piano si aggiunge ancora: « L'industria tessile per far fronte alle ricorrenti variazioni della moda e del mercato ha necessità di adottare, quando serve, la lavorazione su sei giorni anche per periodi limitati potendovi poi liberamente rinunciare, senza sconvolgimenti delle turnazioni, in presenza di cedimenti della domanda o di crisi del settore ». Ciò viene ad affermare che si tende a suddividere il ciclo in due momenti fondamentali l'uno dotato di una' notevole rigidità (punti nodali: filatura e tessitura) l'altro profondamente elastico in modo tale da poter essere pienamente funzionalizzato al primo. Ciò però significa anche scomporre ulteriormente la forza-lavoro in aree aventi caratteristiche diverse e facilmente contrapponibili. Nel progetto complessivo della Lanerossi vi sono dunque com255 Biblioteca Gino Bianco

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