Classe - n. 7 - luglio 1973

mite politico decisivo delle lotte del '71-'72: innestare la battaglia rivendicativa del Petrolchimico e delle altre fabbriche chimiche in una strategia politica nei confronti della ristrutturazione, dello sviluppo, dell'assetto societario-istituzionale del settore . A questo scopo non basta la contestualità tra la piattaforma di fabbrica e la piattaforma provinciale (nel caso che questa riesca a passare e a non rimanere della CGIL soltanto). E neppure bastano ancora le posizioni emerse a livello nazionale dal sindacato o dal PCI nel Convegno di Venezia. C'è ancora uno stacco avvertibilissimo tra movimento rivendicativo e discussione politica intorno al setto re. Non si tratta, beninteso, di mettere insieme i due livelli cosl come attualmente si danno. Si tratta di conferire realmente al momento rivendicativo, alle piattaforme integrative un peso, un respiro, una serie di rapporti (con il territorio, con i processi di qualificazione, con le forze politiche) tali da farne l'asse della iniziativa politica. E solo a questa condizione, d'altra parte, l 'iniziativa politica del movimento potrà incidere su tutti i livelli del processo di ·ristrutturazione e superare la fase attuale che, come gli ultimi avvenimenti dimostrano (programmi Montedison, soluzione del sindacato di controllo, ecc.), è di stallo se non di impotenza. (aprile 1973) t S. POTENZA- M. CACCIARI , Ciclo chimico e lotte operaie, in « Contropiano•• 2/ 1971. 2 Cfr. M. CACCIARI, Settore chimico e analisi di classe, Marsilio,Padova 1973. . 3 Cfr. i miei saggi su • Contropiano •, 3/1968, 2/1969, 1/1970. Biblioteca Gino Bianco

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