Classe - n. 7 - luglio 1973

trasferimenti condotta dalla direzione e le crescenti interconnessi tra i vari comparti. Soltanto se cosl costituito, il Consiglio avreb potuto essere effettivamente rappresentativo . D'altra parte, non poteva darsi un Consiglio cosl costituito in assenza di una prospettiva politica generale della lotta . Alla forma organizzativa deve corrispondere una determinata scelta e/ o una determinata situazione dello scontro politico. Nella crisi del Consiglio si inserisce, fin da questo momento, la UIL, tentando di ritornare alle RSA. L'intervento della UIL tende sistematicamente ad impedire qualsiasi rilancio del Consiglio, bloccandone appunto ogni inziativa o respiro politico, attraverso un'interpretazione restrittiva del Patto federativo. Al culmine della crisi del Consiglio, nel marzo 1973, la UIL arriverà a comunicare alla Direzione che l'unico organismo in fabbrica che essa riconosce è la propria RSA. La risposta del padrone prefigura un attacco generale agli organismi operai di base: la direzione atriva a minacciate di non riconoscete più il Consiglio come organo contrattuale . Su questi ele111entisi innesca la fase di lotta più recente, su cui tornerò alla fine. All' ipotesi di accordo si giunge 1'11 ottobre 1972. Al Petrol - chimico e alla Chatillon le ore di sciopero sono ormai più di 100. Calcolando le lotte integrative del '71 si arriva, per il Petrolchimico, alle 200 ore. La fabbrica è in lotta pressoché ininterrotta da 2 anni. A questa lotta non si è saputo dare una direzione politica: né durante il '71, né con la piattaforma contrattuale, né durante la vertenza, neppure a livello delle forme di articolazione. La conclusione è pressoché inevitabile. Le assemblee della Chatillon respingono l'ipot esi di accordo con maggioranze del 90% circa (la Chatillon di Marghera è attualmente la più importante fabbrica di fibre sintetiche italiana, produce oltre la metà delle fibre acriliche italiane, ed esistono programmi di espansione ulteriore, dell'ordine delle 20.000 t. annue). Anche nelle assemblee dei turnisti del Petrolchimico l'accordo è respinto a netta maggioranza. L'assemblea più importante è quella dei giornalieri, che si svolge alla presenza di Cipriani. Nella stragrande maggioranza dei casi, gli interventi non si soffermano a sottolineare le « differenze » tra gli obiettivi e i risultati. Il discorso verte sul significato dell'accordo in rapporto ai processi di ristrutturazione. La riduzione di orario (a prescindere dal suo slittamento) è tale da incentivare, anziché limitare, la funzione del jolly, venendo ottenuta esclusivamente attraverso i riposi compensativi. La « scala uniça ,. non è che un 'aggregazione delle 240 Biblioteca Gino Bianco

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