delle industrie farmaceutiche. In conseguenza di ciò la sperimenta• zione, la produzione, la distribuzione dei farmaci sono finalizzati alla esigenza di sviluppo dei monopoli, non allo scopo di produrre farmaci utili a debellare le malattie, a risolvere stati morbosi. Sul mercato quindi viene immesso un numero elevato di specialità farmaceutiche, tutte regolarmente brevettate dagli organi statali competenti. Di questi farmaci la maggior parte sono del tutto inutili e numerosi addirittura nocivi. f: di questi giorni la reintroduzione nel prontuario INAM di 375 specialità riconosciute a suo tempo inutili, alcune di queste erano state dichiarate da numerosi farmacologi « provatamente nocive alla salute dell 'individuo ». La stragrande maggioranza dei farmaci è costituita da prodotti ad azione estremamente generica (ricostituenti, estratti epatici, antireumatici, polivitaminici) che avrebbero la pretesa di modificare, se non di debellare, situazioni di malessere riconducibili a condizioni di vita e di lavoro su cui il farmaco non può minimamente incidere. Inoltre l'enorme « battage » pubblicitario che accompagna costantemente la diffusione commerciale dei prodotti medicinali, il loro presentarsi come toccasana di qualsiasi dolore, porta all'uso spesso incontrollato che di essi viene fatto (ci si riferisce particolarmente agli antinevralgici ed antidolorifici, il cui abuso arreca a lungo andare gravi danni all'organismo). L'ordine dei medici. Un altro nemico da abbattere è costituito dalla corporazione fa. scista dell'Ordine professionale. I neolaureati che vogliono esercitare la professione sono obbligati non solo ad iscriversi, ma anche ad accondiscenderne le scelte politiche pena gravi sanzioni disciplinari. L'Ordine dei medici storicamente rappresenta un puntello insostituibile della politica padronale. La propaganda ideologica che esso svolge ha sostanzialmente questo scopo precipuo: dimostrare come la scienza medica sia al di sopra delle parti, difendere la cosiddetta neutralità della scienza, convincere i medici stessi che le leggi dello sfruttament o sono estranee alla nascita e sviluppo della malattia. Tutto ciò ovviamente contrasta con le lotte che i lavoratori conducono ~r conquistare nuovi livelli di assistenza sanitaria e nuove condizioni di lavoro. Progrts sivamente queste concezioni borghesi 224 Biblioteca Gino Bianco
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