conosce l'insuflicienza di ambulatori mutualistici che costtinge i pazienti a file interminabili per una prestazione superficiale di pochissimi minuti. I medici talvolta non visitano neppure i malati, ma si limitano a compilare ricette ed a richiedere visite specialistiche. Il ricovero in ospedale rappresenta per il lavoratore una mortificazione per la propria dignità: l'iter delle pratiche burocratiche ed amministrative non ha mai fine, l'attesa che si liberi un posto letto può durare anche alcuni mesi; nei casi di estrema urgenza poi, si è costtetti a giacere nei corridoi in condizioni estremamente disagevoli. Tutto ciò mentt e gli ospedali stessi mantengono int eri reparti a pagamento per soli ricchi. Que sti possono usufruire di camere singole, di ogni confort; il livello della stessa assistenza è estremamente più elevato, si ha diritto a due o tre controlli medici giornalieri, ad un vitto eccellente e a cure premuro se e sollecite. Va rilevato tuttavia che le rette che la mutua paga si aggirano tra le 20-30.000 lire giornaliere; il profitto cosl estorto ai lavoratori viene accapparrato in gran parte dalle banche che prestano fondi agli ospedali ad interessi altissimi ed in parte dalle amminist razioni ospedaliere, le quali molto spesso mantengono una infinità di cliniche private quali succursali dei policlinici. A quest a vergognosa speculazione, si aggiunge lo sfruttamento cui sono sottoposti i lavoratori ospedalieri, costretti a turni massacranti, a lavori spesso umilianti e mal retribuiti, i quali svolgono mansioni di enorme responsabilità che non vengono riconosciute ai fini delle qualifiche e dei salari. I continui ricatti politici a cui i lavoratori ospedalieri sono sottoposti dai Consigli di Amministtazione (le assunzioni spesso vengono decise in base al tesseramento ai partiti governativi), limitano le stesse libertà sindacali; la costituzione di sindacati autonomi e parafascisti direttamente manovrati dalle amministrazioni, rappre sentano un ostacolo ed un freno alle lotte di questa categoria. Qualunque momento di dibattito politico e di organizzazione democratica viene duramente contrastato; molteplici sono i tentativi di divisione operanti nei confronti delle stesse organ~zazioni sindacali di categoria. Il settore farmaceutico rappre senta un altro esempio della politica antipopolare della DC nel campo dell'essistenza sanitaria. Il farmaco, poiché è assente qualsiasi orientamento in senso preventivo della medicina, è divenuto il principale strumento « di cura » delle malattie. Nella società capitalistica anche il farmaco è una merce: il profitto e non l 'interesse sociale guidano le scelte 223 Biblioteca Gino Bianco
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