Classe - n. 7 - luglio 1973

puter; b) è possibile introdurre variazioni nel programma di lavoro a mezzo di una console di comando fissata alla macchina o anche di unità portatili da collegarsi ad essa; e) tutte le caratteristiche del processo di lavoro possono essere controllate, registrate e modificate con l'inserzione di nuovi dati a mezzo di terminali collegati al computer centrale e che possono essere posti in qualsiasi ufficio o reparto. Si fa per esempio l'ipotesi che un computer centrale in una industria committente possa controllare il lavoro di macchine poste presso diversi subfornitori anche a grande distanza. Anche nelle lavorazioni di grande serie si parla sempre di più del controllo dei processi lavorativi a mezzo di calcolatore. Fra le tecniche proposte è interessante il « monitoring » o sorveglianza delle linee transfer. In esso si ritrovano alcuni di quegli aspetti che avevamo sottolineato nel controllo numerico diretto. La tempestiva rilevazione degli inconvenienti, la possibilità di coordinare le operazioni di manutenzione occasionali con quelle della manutenzione programmata, dovrebbero, si afferma, aumentare del 10-15% l'efficienza operativa di una linea. Ciò è anche collegato alla possibilità dell'operatore di decidere ed eseguire adeguati interventi in base alle informazioni continuamente fornite. D'altro canto si sottolinea la possibilità di registrare tutte le caratteristiche del funzionamento della linea e l'accessibilità in ogni momento a tutte le informazioni sulle fasi lavorative, sia compiute che in corso, da parte di uffici centrali. Dal « monitoring » e dal sistema di controllo ad elementi statici (transistors, circuiti elettronici ...) in luogo dei tradizionali relais elettromeccanici, si potrebbe passare addirittura ad un comando di ciclo della linea attraverso la logica di un calcolatore invece che attraverso un'apparecchiatura elettrica specifica. E si intuisce che questa possibilità svilupperebbe ulteriormente gli aspetti su accennati. Ma nel campo delle linee per la grande produzione non mancano le innovazioni esplicitamente dirette a superare gli atteggiamenti operai non collaborativi attraverso l'eliminazione o almeno l'addolcimento degli aspetti più frustranti del lavoro: monotonia, ripetitività ossessiva, ritmo rigidamente determinato, ecc. Basterà citare, senza altri commenti, il testo di una inserzione pubblicitaria della Cross, uno dei più noti costruttori americani di macchine speciali e linee transfer, per la presentazione del suo modello IV: LA Ca.oss MOD. IV TI FA LAVORARE COME UN UOMO, NON COME UNA MACCHINA. 100 Biblioteca Gino Bianco

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