Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 40 - maggio 1993

~!LBIANCO a.L,JLROSSO 1111 }--S•M;I LaDcsirinnova? Sì,masenzamuoversdialCentro A guardare i fatti sembra accadere questo: la Dc vuole rifondare la Dc. Cerco di motivare. Primo quadro: la riforma elettorale Il referendum elettorale ha scelto, per il Senato, il sistema maggioritario uninominale. Può darsi che le forze politiche trovino l'intesa per estendere tale metodo elettorale anche alla Camera dei deputali, può darsi che no. Il sistema maggioritario può essere secco, ad un solo turno: in questo caso vince il candidato che ottiene la maggioranza relativa dei voli. Con questa ipotesi le forze politiche diverse, ma omogenee appartenenti cioè allo stesso schieramento, sono costrette ad una alternativa drastica: o rinunciare ad esprimere una propria identità, o consegnarsi al potere dei partiti più consistenti. Il sistema maggioritario può essere a due turni: i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di consensi, senza però superare il livello del 50%, vengono sottoposti a successivo ballottaggio. In questo secondo caso, il sistema genera una spinta all'alleanza tra le forze politiche più omogenee, pratica questa che potrebbe successivamente portare alla creazione di due poli politici antagonisti, specie se accompagnata da una ripresa istituzionale tesa a riconoscere più poteri a chi guida l'Esecutivo, ad ogni livello. di Rino Caviglioli Variante non insignificante del maggioritario a due turni è l'opportunità offerta al candidato che ha ricevuto più voti, o al secondo in tale condizione, di ritirarsi per consentire alterzo candidato in ordine di ·progressione di accedere al ballottaggio. 28 Secondo quadro: il fare politico Nel dibattito sul rapporto tra elica e politica, qualche semplificazione non sarebbe male. In fondo le regole fondamentali per fare bene politica non sono molte: primo, non rubare, né per se né per altri; secondo, l'interesse pubblico deve essere il motore ispiratore di ogni scelta; terzo, è necessario misurare il fare politico con i parametri della competenza tecnica e dell'efficacia; infine si renda esplicito il sistema di coerenze culturali e di valori che ispira l'insieme delle scelte, e si motivi il privilegio talvolta accordato ad interessi parziali. Terzo quadro: i contenuti È quello dei contenuti della politica e degli schieramenti sociali di riferimento. Sono possibili risposte diverse alla crisi finanziaria e industriale del nostro Paese? Lo stesso prelievo tributario, poteva poggiare realisticamente su categorie diverse di contribuenti? E le pensioni: perché c'è stata rissa in Parlamento su un progetto di riforma assai meno severo di quello poi approvato? E l'Intervento Straordinario: ha senso chiudere quello orientalo al Mezzogiorno e contemporaneamente istituirne un altro (tramite la Task Force e l'Osservatorio Industriale) che di fatto privilegia il Centro-Nord? Ma che si parli di sanità o di occupazione, di agricoltura o di Europa, resta, Ira i partili politici, una terra di nessuno, uno spazio deserto e privo di voci.

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