{)!LBIANCO a-l., ILROSSO liikidlit;i litico, per poi rinnovare l'antico capolavoro della Dc di estendersi trasversalmente in tutti i segmenti dello spazio politico. (Non va dimenticato che il vero capolavoro politico di Bossi è stato quello di aver - per primo nel dopoguerra - costruito una proposta politica appetibile all' elettorato di centro, in particolare quello democristiano). Se invece, la Dc si sfalda o si riduce a percentuali sotto il 20%, si apre la strada ad uno scenario alternativo, quadripolare o pentapolare. In questo caso, la Lega o chi per essa viene forzata dalla logica della competizione ad occupare lo spazio di centro-destra, mentre si affaccia la possibilità di una nuova formazione politica, erede del riformismo socialista, del liberalismo democratico progressita, del cattolicesimo socialmente impegnato. Nel vastissimo spazio tra la posizione di sinistra occupata dal Pds e il centro dello spazio politico, dove imperversa la battaglia tra la Lega e la Dc, c'è uno spazio possibile per le forze sociali di progresso e riforma? Possono Segni e Camiti (magari assieme agli ex miglioristi) costituire i due estremi ideali di un unico movimento che veda riunite l'anima popolare e l'anima liberale del cattolicesimo progressista in una formazione dichiaratamente laica? È davvero così scontato 9 che il riformismo socialista e cattolico non possano avere nulla a che vedere con Segni? Che il suo destino sia solo quello moderato? Si tratta di una domanda da porre ai tanti democratici cristiani che, dopo la caduta del muro di Berlino e la fine dei regimi antidemocratici dell'Est, non sentono più necessario ridurre la loro identità politica nel rifiuto di un esito catastrofico per il nostro paese, ma allo stesso pensano non più sostenibile l'attuale collocazione centrista. Ma è una domanda da porre allo stesso tempo a tutti coloro che a sinistra non si accontentano del ruolo di opposizione a vita, ma pensano che fin da subito - di nuovo: qui e ora - sia possibile vincere le elezioni e andare a governare lo sviluppo della nuova Repubblica. Gli scenari servono proprio in tanto in quanto non si avverano, dal momento che gli attori in gioco ne valutano conseguenze e convenienze per poi agire in funzione di una loro trasformazione. È probabile dunque che le risposte alle domande che ho posto siano negative. Ma dubito fortemente che vi siano molte altre strade politicamente praticabili per una forza di governo progressista sempre, ovviamente, che si voglia davvero uscire dallo storico minoritarismo della sinistra, pago e soddisfatto della sua mediocre collocazione all'opposizione perenne. 11 _ ....,,.,,.,.w. r .. l . " \ • • . . ...... _ . ······ . ······· ......... ~- .................. . . . . 11 • ...... -......... . ....... . . - . ,le lCJP, ...... - .. -_ .....···•lj,_ i 'f! m ..
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==