vescovi sono anche i meno transigenti sui valori e sul rispetto delle regole. Di qui l'invito ad un rinnovamento senza equivoci che non esclude neppure, in caso di verifica negativa, l'accesso ad altre piste per ora non ritenute praticabili. Dal popolo cattolico vengono poi spunti per elaborazioni programmatiche di cui la Dc potrà trarre un vantaggio concreto, anche qui a differenza di altri. Il punto che spesso si sottovaluta è che il patrimonio etico-culturale cattolico offre attualmente alla politica uno stimolo ineguagliabile a rispondere in modo non superficiale o sfuggente alle grandi sfide della fine del secolo. C'è una riserva di profezia che riesce ancora a motivare un impegno «sensato», mentre altrove, caduti i richiami ideologici del marxismo e opacizzatesi le stesse esperienze del neosocialismo riformista degli anni ottanta, si è ancora alla rifondazione dell'etica o si naviga nelle nebbie di un sincretismo senza approdi. C'è anzi da chiedersi se sarà interamente rispettato lo statuto di laicità dell'azione politica in mancanza di una assunzione di coerenti responsabilità da parte dei laici cristiani nelle diverse esperienze. Le tentazioni clericali non sono mai sopite in Italia; e non solo tra i. .. chierici. Non si equivochi sul significato delle notazioni che precedono. Esse non contengono né auspici, né deprecazioni, ma soltanto osservazioni e ri- {)!LBIANCO ~ILROSSO I III},'$) 1 i;J chiami ad una complessità d'analisi che la situazione impone. Certo il destino della Dc potrà essere influenzato drasticamente dalle nuove leggi elettorali che si faranno (ma si faranno? e come?) dopo i referendum. Se la Dc è ostile al «doppio turno» perché teme di essere costretta ad optare per uno dei due poli dello schieramento, bisogna riconoscere che ha già ottenuto una vittoria senza sparare un colpo: se vincerà il quesito referendario del Senato, come tutti scommettono, almeno per una delle due Camere il doppio turno sarà escluso dalla lettera e dallo spirito del voto. E ciò offrirà alla Dc un potere contrattuale non trascurabile sia nel negoziato parlamentare, se ci sarà, per la Camera dei deputati sia, se ci si arriverà, nelle elezioni col nuovo sistema. Andrebbe poi sottoposto a verifica sperimentale anche il teorema per cui, se si stabilisce su basi bipolari l'andamento della politica in Italia, il voto cattolico non potrebbe andare tutto da una parte - o conservatore o progressista; e dunque si suppone che la Dc ne sarebbe sbaragliata e se ne impinguerebbe, appunto, lo schieramento di progresso. La conclusione? Probabilmente sarà determinata da una serie di variabili il cui peso non può essere valutato in astratto. In apparenza, ad esempio, l'immagine del coinvolgimento mafioso dei massimi vertici democristiani dovrebbe comportare un tracollo elettorale della Dc. Ma potrebbe anche facilitarne un recupero se l'occasione venisse colta per scopare via tutto il ceto politico che s'è comunque distinto nel voto di scambio e nella pratica clientelare. Questo non significa - e poi, detto da me, sarebbe davvero strano - che anche molti che oggi non lo sono dovranno rassegnarsi a morire democri - stiani. L'ineluttabile non esiste in politica e non va comunque incoraggiato. Ciò che mi preme raccomandare è la serietà dell'analisi. E con essa l'autenticità dell'impegno. Ciascuno nel posto in cui si trova oggi collocato faccia ciò che gli si chiede per bonificare la politica. Chi opera nei partiti, tiri; chi è fuori, spinga. È un momento che esige una straordinaria solidarietà politica. Come nella fase costituente e nella lotta al terrorismo. Poi sarà più chiaro dove saranno i progressisti e dove i conservatori; e si potrà scegliere con serenità. Ricordo di aver fatto una proposta simile il giorno dopo il 5 aprile 1992. Non ho cambiato idea. E non, come ripetono quelli che conoscono la mia storia personale, per nostalgia della ... solidarietà nazionale. Quella è stata ammazzata con Moro. Oggi l'intesa serve per sfuggire dall'orrore del presente e per riorganizzare la speranza di giorni migliori. , --~--..., -~---·-+-•- ----- ,{~O ;ll.1 ---(~ • V --+l--• •i---•~--- " -~-m-J ------. ........ ------- ·- -~-fi■l----- . ,,_..,,,,. ..~---- (1"10? t~~t 11 C) t,. 47
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