Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 39 - aprile 1993

{)!LBIANCO ~ILROSSO tiiii41Ati clo di vita dell'individuo; c) la politica della ricerca e della tecnologia. Riguardo al primo punto a) è ormai da tutti acquisito che con servizi da paese sottosviluppato si finirà per avere un'industria che progressivamente porterà oltre confine tutto ciò che potrà. Rispetto alle risorse umane, b) che significano iniziativa, innovazione e capacità organizzativa, esse sono alla base del progresso industriale: ritardare ancora, in ragione di malintesi atteggiamenti di superiorità o di autonomia, una seria riforma che avvicini il mondo della scuola e della formazione al mondo della produzione, rischia di essere il più grave vincolo allo sviluppo per il nostro paese. In tema di ricerca e tecnologia c) occorrerà, superando finalmente la pervasiva cultura burocratica, «individuare dove stanno i veri centri di eccellenza, stimolarne l'accorpamento e l'aggre13 gazione, porre i centri privati e pubblici in concorrenza e premiare gli innovatori». Spesso il dover rispondere giorno per giorno a continue crisi porta a trascurare, o a mettere in secondo piano, l'ottica di medio periodo che, invece, appare l'unico orizzonte temporale utile per l'avvio a soluzione delle vecchie e nuove debolezze strutturali del!' economia italiana. È su questi punti che va tentato un vero e proprio patto sociale di lungo periodo (da non confondere con i pur necessari accordi di politica dei redditi), su cui basare la nuova costituzione economica dello Stato italiano, prospettiva questa che richiede il consenso degli autentici protagonisti delle relazioni industriali. Non è più tempo di forzature legate all'emergenza, né di semplici palliativi per nuove e improbabili flessibilità: la posta in gioco è più alta, e va ben oltre le difficoltàesistenziali di questo governo. -\~. $unn:tr d11s1fXrpul cb10.1lt:1.@1l:-~m pi.,.. no bioµ:p:ndtt 111 hgno .11t:1. pu1n11m ~. ·H-1•1•.-•'-----___,,.. I ..

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