litica. Cioè a dire, una visione della politica che non sia più alimentata dalle mere astrazioni ideologiche, così come dal mero volontarismo. Ma che sia invece fondata su una chiara consapevolezza di ciò che la politica può dare o non può dare, sui costi (e sui rischi) che occorre mettere preventivamente in conto e sulle condizioni istituzionali che possono consentire il raggiungimento dei vari obiettivi di volta in volta perseguiti. Come infatti ormai dovremmo ben sapere, la politica non è materia né per le anime belle, né per gli ingenui. Ha le sue regole (eterne) e, come la sfinge della leggenda, finisce puntualmente e impietosamente per divorare tutti coloro che non ne sanno sciogliere per tempo gli enigmi. .{)_{L BIANCO '-XILROSSO iit•#Jiltl Ma controbietterei egualmente anche a coloro che sostengono la tesi del «troppo difficile». Nel precedente numero di questa rivista veniva ricordata un'amara sentenza di Kelsen, secondo la quale nei regimi politici in fase di crisi avanzata «la soluzione può venire solo da un urto traumatico dall'esterno». Mi dispiace dover contraddire un maestro come Kelsen, ma l'insegnamento della storia non conferma affatto la generalizzabilità di questo assunto. Certo, molte volte è stato così. Ma in molti altri casi è semplicemente avvenuto che siano mutate le convenienze per i politici a comportarsi in un determinato modo, piuttosto che nel suo esatto contrario. Insomma, non sono solo gli urti traumatici di tipo esogeno Pianta che ricostruisce la rete delle strade consolari romane 47 a indurre re i politici (e i regimi) a cambiare drasticamente rotta, ma possono essere anche fattori di tipo endogeno: cioè i politici possono trovare tutto l'interesse a mutare e a riformare se stessi. Come è ben dimostrato ad esempio, nella utilissima raccolta recentemente pubblicata da Zeffiro Ciufoletti e Serge Noiret, I modelli di democrazia in Europa e il caso italiano, per le edizioni della Ponte alle Grazie di Firenze. Del resto quando Kelsen scriveva quella frase, l'esperienza storica fornita dal funzionamento dei regimi democratici era assai ridotta e circoscritta; oggi la casistica è enormemente più ampia e illuminante. Perché non dovremmo cercare di giovarcene appieno?
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