{)JLBIANCO l.XILROSSO ibii•illd alla politica. Bisogna perciò sapere che fuori da un confronto coraggioso, con il dovere di una correzione complessiva che la nuova situazione impone, ci sono soltanto gesti sbagliati e soluzioni finte. In queste condizioni non c'è per nessuno, né per il Psi né per il Pds, una ripresa di ruolo e di autorevolezza, nel contesto europeo, se ognuno dei due partiti continua a pretendere di elargire distaccate pedagogie verso l'altro, limitandosi a fortificare i propri recinti. Quando tutto è in gioco non servono le vecchie astuzie e le consuete finzioni. Nella nuova situazione nulla sarebbe più rovinoso di un'avarizia, di • •• • • •• •• • •• • • • una chiusura, di un silenzio. Poiché questi sono i termini della situazione la delegazione Psi nel gruppo parlamentare socialista europeo non può limitarsi burocraticamente ad assolvere mansioni di semplice custodia ed attesa nella aspettativa di un cambiamento del clima politico nazionale. C'è oltretutto una sfida che riguarda i rapporti tra destra e sinistra nel Parlamento Europeo e bisogna accettarla. Non per una scelta politica discutibile. Ma per un obbligo indiscutibile. (*) Con lo sguardo rivolto alla dimensione europea si possono probabilmente cogliere meglio anche i limiti di certi atteggiamenti in cui si attarda la sinistra italiana. ••••• ••• •• •· ' . • • .. ~ '. . •· ~ · .. • • • • • •• • • • • • • • • EFf•!J_ • • • •• • • •• • •• ·•· •• • •• •• • • . - •• • • • • • • • r _;' e .., •• • 25 . .. • • • • • ••• •••••••
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